Cronachette dallo zoccolo duro (5)

Amiche e amici,

sono arrivato ormai all’ultimo giorno di ferie, da lunedì riprenderò il lavoro: niente nuove se e quando si potrà tornare in ufficio, continuerò in smart working almeno finché non vorranno il green pass anche per questo. La temperatura è in aumento, anche se non ha raggiunto picchi luciferini: per dire, stamattina sono uscito alle 7:30 per prendere il giornale (locale, più rilassante) e c’erano 25,5 gradi. Tra un paio d’ore accompagnerò mio figlio a fare la seconda dose di vaccino; ormai in casa sono rimasto solo io senza, nascondendomi dietro gli anticorpi maturati a dicembre. Non riesco a capire, non trovo tabelle di raffronto, se ne ho più io dopo aver fatto il Covid o chi si è vaccinato: mia cognata vaccinata ha fatto l’esame sierologico ma i risultati sono diversi e non riesco a confrontarli. Faranno apposta?

Ieri una scenetta gustosa all’Iper, a proposito del green pass: mia moglie e mia suocera, come fanno sempre, prima di far spesa si sono sedute ad un tavolinetto del bar interno per prendere un caffè, e la commessa ha chiesto se avevano il green pass, altrimenti dovevano alzarsi. A mia suocera non l’avevamo stampata, mia moglie invece l’aveva rovinata perché si era macchiata di acqua di mare: così si sono dovute spostare di tre passi e prendere il caffè in piedi al bancone, dove è ammesso. Non è assurdo?

Così come è assurdo che, in fabbrica, senza green pass si possa lavorare ma non si possa mangiare in mensa: per questo c’è stato il primo sciopero che mi sembra sacrosanto. L’argomento mi tocca tra l’altro da vicino, tornare in ufficio senza poter andare a mangiare che gusto c’è? Va bene che già molti si portavano la schiscètta da casa, ma io lo eviterei volentieri.

Ieri gli amici Walter Carrettoni e Celia mi ha fatto sapere a Casale Monferrato l’anziano prete ha istituito nella sua parrocchia l’obbligo del green pass per entrare in chiesa: reverendo, già in chiesa vanno in pochi e distanziati, le sembra il caso di mettere ulteriori ostacoli?

Intanto, mentre ci balocchiamo con queste amenità e con la supercazzola Ius Soli, mezza Italia brucia; non sarebbe il caso di pensare a pene più severe per i piromani (oltre che prenderli)? E a che scopo bruciano boschi e riserve verdi, non c’è mica la legge che non si può costruire sulle aree bruciate, o è stata tolta anche quella? Se c’è un motivo, non ci si può concentrare a rimuoverlo? Ricordo qualche anno fa, in vacanza vicino Erice, allo scoppiare del solito incendio qualche autoctono diceva che erano gli stessi forestali per avere rinnovati i contratti, o i contadini per pulire il terreno dalle stoppie: possibile che tutti gli anni sia la stessa storia? Tra tanti commissari e luminari, non se ne potrebbe mettere uno a combattere questo fenomeno?

A proposito di fenomeni, il presidente della Regione Liguria Toti ha proposto l’obbligatorietà vaccinale per gli over 50. Questo signore, miracolato da Berlusconi come Alfano e Fitto e al quale auguro di fare la stessa fine ovvero cadere nell’oblìo, perché non si preoccupa della propria regione che è in coda alle statistiche vaccinali? Non ci sarà magari una correlazione tra il fatto che hanno votato lui e che non si vogliano vaccinare? Mi dà da pensare.

Infine un pensiero all’Afghanistan. Nessuno dirà mai abbiamo sbagliato, nessuno chiederà mai scusa. 21 anni passati invano, una guerra assurda di rappresaglia per l’11 settembre e per “liberare le donne dal burka”, non si conta quante migliaia di vittime civili, e anche nostri militari, per che cosa? I talebani, meglio armati e più motivati, dopo il ritiro inglorioso degli americani e degli alleati stanno riconquistando tutto il paese, ormai sono ad un passo da Kabul. Per che cosa dovrebbe combattere l’esercito regolare, per difendere chi, un governo fantoccio? Per essere poi traditi alla prima occasione? E’ ovvio che abbandonino le armi, chi glielo fa fare. Qualcuno sta ventilando di rimettere in piedi una coalizione per intervenire di nuovo. Lasciamo stare, di danni ne abbiamo fatti fin troppi… almeno cerchiamo di non essere ridicoli, qualcuno sta spingendo per rimandare al loro paese gli afghani irregolari che stanno scappando o sono scappati alla prima puzza di bruciato. Abbiamo perso non solo il senso di umanità, ma anche quello della decenza.

A presto amiche e amici, bevete acqua, mangiate frutta e verdura e state al fresco (ora non dicono più di andare al supermercato, a causa del Covid): seguite i consigli che ci propinano nutrizionisti e medici ad ogni ora del giorno e della notte. Magari bastava ascoltare i nonni, ma quelli sono vecchi.

16 pensieri su “Cronachette dallo zoccolo duro (5)

  1. Caldo, pressioni, notizie allarmanti, nessuna fiducia nel futuro (né prossimo né lontano), vacanze nemmeno l’ombra. Che fatica, caro mio. Quasi invidio chi si affida ciecamente e senza pensieri al vangelo mediatico. Fai bene a preferire i giornali locali. Su Toti preferisco non esprimermi. Uno che è riuscito ad dire che la povera Camilla Canepa si era sottoposta volontariamente al vaccino senza obblighi in modo da lavarsi la coscienza. Tra l’altro è notizia di ieri che è stata confermata la correlazione tra la morte e la somministrazione del vaccino. Notizia che all’epoca aveva svuotato gli hub vaccinali e che ora è relegata a un trafiletto.
    Saluti da un rovente Monferrato.

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    • Spero che nel futuro non dovremo pagare a caro prezzo questo spingere i ragazzini a vaccinarsi; Toti è una scoreggina nello spazio e gli va bene che Berlusconi è ormai alla frutta, se no se lo toglierebbe di torno come ha già fatto con tutti gli altri che alzavano un po’ la cresta. Nel Monferrato almeno il vino è buono, quest’anno con tutto questo sole le gradazioni aumenteranno, avrete un Barbera a 15° 🥴 … Sono venuto due anni fa ad Asti e Nizza Monferrato, in agosto, e anche allora faceva un caldo micidiale… presi un po’ di Barbera e un po’ di Cortese, giusto per non tornare a mani vuote 😂 ah, anche di agnolotti! Buoni!!

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  2. La pollastrella conclude il post adeguata al tenore dello stesso: fa venire in mente il problema della fame nel mondo.
    Ahi, ahi!
    L’Afghanistan: gli Inglesi a suo tempo, all’epoca della loro massima espansione coloniale, non a caso l’evitarono. Misero le mani sul Medio Oriente, in forma palese o mediata, ma l’Afghanistan, ebbero la prudenza di lasciarlo stare.
    Ahi, ahi!
    Stendiamo l’usuale pietoso velo sulle vicende nazionali, non resta che quel bicchiere di rosso, di cui il nostro Paese – almeno per il momento – è ancora generoso.
    Alla prossima.

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    • L’Afghanistan è in effetti da sempre un crocevia che molti hanno provato a dominare, ma in tanti ci hanno sbattuto le corna. Fatto sta che la situazione è figlia di quella creata dagli americani in funzione anti russa, quando finanziarono addestrarono e armarono i mujeddin di Osama bin Laden, che poi creò Al Qaeda. Abbattuto il comunismo ha trionfato l’islamismo politico: che gran passo in avanti… la ragazza direi che è un’immagine rinfrescante, non trovi? Per la cronaca è una modella cubana, un po’ più di ciccetta non guasterebbe ma devono essere gli effetti dell’embargo… 😁

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  3. Pingback: Diario di lettura .9: Siamo ciò che mangiamo – Le cose minime

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