Basta col piccolo cabotaggio, gli orizzonti limitati, basta col braccino corto, la micragna, la tirchieria, le ristrettezze! Una nuova era è cominciata, che come tutte le nuove ere ha bisogno di opere imperiture che ne tramandi ai posteri la grandezza. Ma che quotidiana manutenzione, che amministrazione dell’esistente! Roba grandiosa ci vuole, roba che faccia rimanere a bocca aperta, che rivaleggi con le sette meraviglie del mondo e anzi si proponga di superarle! Roba che le piramidi al confronto sembreranno delle baracche nella sabbia, ed Elon Musk che va su Marte un postino in lambretta. E’ da troppo tempo che il progetto è tenuto nel cassetto dalla solita conventicola di signornò, fricchettoni verdi, cosiddetti democratici, progressisti, ambientalisti e vegani: gente che rema contro, che pone dei limiti, che mette dei paletti. Ebbene, finalmente quei paletti sapranno dove metterseli!
Il ponte Silvio si farà! E al suo confronto il ponte Milvio di Roma sarà una passerella per l’acqua alta, come quelle di Piazza San Marco a Venezia. Opera mirabile dell’ingegneria italica, il ponte a campata unica più lungo del mondo unirà finalmente e definitivamente le sponde irredente di Calabria e Sicilia. Solo un sorriso di compatimento possiamo rivolgere ai critici, ai sor Tentenna, ai contrari a prescindere. Più loro dicono che i soldi non ci sono, e più noi ridiamo! I soldi ci sono, eccome! Basta prenderli a chi ne ha. Ai poveri, che ne hanno pochi ma sono tanti! Più sostengono che sarebbe meglio far benaltro, e più sghignazziamo: e se erano così bravi, come mai non lo hanno fatto loro questo benedetto benaltro? Dicono che i treni non ci sono, che il territorio è disastrato, che manca il lavoro, che prosperano le mafie? Ebbene cari signori, sui treni possiamo tranquillizzarli: ci sono ed arriveranno perfino in orario! E di lavoro questo ponte ne darà così tanto che la gente dovrà dire basta, fateci riposare! In quanto al territorio, nessuno venga a tenere lezioni o sermoncini. Per il territorio non si fa niente dai tempi delle bonifiche pontine (che abbiamo fatto noi, peraltro) e ci vengono a rinfacciare la cura del territorio? Riguardo la mafia sia chiaro, la nostra mafia non ha niente da invidiare a quella cinese, slava, nigeriana, russa, pertanto sarà ammessa solo mafia nostrana. Patti chiari e amicizia lunga!
Verranno da tutto il mondo per ammirare ed attraversare il ponte! Le coppiette vorranno farsi il selfie con il ponte alle spalle; gli innamorati ci andranno a inchiavardare i lucchetti; i suicidi ci si butteranno di sotto con la sicurezza di restarci secchi; sulle sponde, da un lato e dall’altro, sarà un fiorire di attività economiche, ristoranti, alberghi, discoteche; i barcaioli che ora traghettano le persone da una parte all’altra dello stretto faranno fare il giro notturno ai turisti per ammirare il ponte illuminato; dallo spazio Samantha Cristoforetti mostrerà orgogliosa ai colleghi astronauti il ponte Silvio, altro che ISS!
E che vengano a cinguettare i soliti disfattisti, i tremebondi geologi o sismologi, con le loro fanfaluche sui rischi di terremoti, o i climatologi a concionare di venti troppo forti che metterebbero la sicurezza a rischio: ce ne freghiamo! Come ce ne freghiamo del cambiamento climatico: fa più caldo? Benissimo! Più visitatori per il nostro ponte Silvio, più turisti per godersi le bellezze del nostro Sud! E che vengano a piangere quelli che da decenni piagnucolano di questione meridionale senza cavare un ragno dal buco, quando con un’opera di questo spessore noi porteremo benessere e felicità, felicità a mazzi, sì faremo mazzi su mazzi e di buchi ne riempiremo a milioni!
A noi!
