Martedì 31 marzo
Stamattina parlavo con un collega di Torino per una stampa da fare, sapete quelle lettere di operazioni bancarie che ogni tanto vi arrivano a casa e il più delle volte finiscono direttamente nel cestino, mi diceva che la suocera è a casa con il coronavirus (è cominciato con un dolore alla schiena che non passava; i raggi X hanno riscontrato una polmonite; tampone: positivo). Lui pensa di averlo già fatto e di essere guarito, senza riscontri dato che il tampone non gli è stato fatto; dopo quella che sembrava influenza ha passato quindici giorni di spossatezza con la sensazione di febbre ma senza febbre; nemmeno a sua moglie il tampone è stato fatto nonostante visitasse e accudisse tutti i giorni sua madre; insomma al momento sua moglie è in quarantena a casa di sua suocera malata, e lui è in casa con sua figlia che ha il mal di gola e suo figlio diciottenne che continua a mangiare, beato lui.
Dico beato lui perché, per non farmi mancare niente, ieri mi è venuto un attacco di mal di stomaco; io sostengo da tempo con la mia dottoressa che si tratti di calcoli alla cistifellea ma lei insiste con la sua diagnosi: stress. E’ la parola magica che giustifica tutto quello che non si capisce, un po’ come quando agli albori dell’informatica se un programma non funzionava davamo la colpa alla “macchina”. Nel mio caso basterebbe poco a togliersi il dubbio, a dire la verità, e andare da uno specialista a farmi prescrivere una ecografia; ma sotto sotto ho paura che la dottoressa abbia ragione e poi mi toccherebbe cercare la causa dello stress, e sarebbe un bello stress!
Ritornando al tampone mi meraviglia la meraviglia che lo facciano solo ai sintomatici. Guardate che funziona così per tutti gli esami. Provate ad avere il colesterolo alto e chiedere un controllo del sangue: “eh no perbacco, l’ha già fatto sei mesi fa, se non è patologico conclamato è uno spreco, abbiamo prontuari e tariffari e tabelle da rispettare, altrimenti si accende la lucina rossa e ci chiedono: perché?” Dicono che questo è colpa nostra perché negli anni passati richiedevamo e ci prescrivevano esami con troppa leggerezza. A parte che un medico che prescrive un esame perché glielo chiede il paziente non mi pare proprio a posto, riflettiamo su una cosa: non tutti i medici sono come quelli che combattono il Covid19, eroici a dir poco. Ce ne sono di loffi, arruffoni, leccapiedi, opportunisti; medici che dispensavano certificati di malattia fasulli e che prescrivevano medicinali solo perché le case farmaceutiche gli davano “benefits” (mazzette); primari che hanno avuto il posto per meriti di partito, per non parlare dei direttori sanitari; specialisti che guarda caso nel servizio pubblico non avevano mai un buco per visitare e poi stranamente da privati ti davano l’appuntamento il giorno dopo, preferibilmente senza fattura. Potrei continuare, ma quello che voglio dire è che va reso onore a chi lo merita, così come dovrebbero essere sanzionati quelli che non fanno bene il loro mestiere, e non che per colpa loro non si facciano gli esami a chi ne ha bisogno… ma è la logica delle spending review : troppa fatica andare a vedere chi effettivamente spreca, tagliamo a tutti e non ci si pensa più.
Ryanair ha cancellato il volo per Valencia, ed ha attivato una procedura per il rimborso. Ne riparleremo l’anno prossimo, Valencia, se qualcuno ci porterà fin là… bisognerà vedere quante compagnie aeree falliranno…
Probabilmente mia moglie verrà messa in cassa integrazione, il lavoro del Patronato via email e telefonico è molto difficoltoso, l’utenza per la maggior parte non è informatizzata e trova molte difficoltà; in più tutti i collegamenti sono rallentati, basta pensare agli accessi di questi giorni all’Inps. Io sono contento almeno non corre rischi inutili; lei un po’ meno…
A domani cari amici, Olena & c. scalpitano, la quarantena per loro è finita…