Amiche e amici, vi rendete conto che tra un mese ci saranno le elezioni? Appena il tempo di scrollarsi la sabbia di dosso e mettere via i costumi da bagno e ci tocca recarci ai seggi. Che dubbi, che rovelli! Andare, non andare? Votare, ma per chi? Annullare la scheda con insulti o disegni espliciti? Da giovane mi è capitato di fare due o tre volte lo scrutatore e vi assicuro che se ne vedevano di ogni colore. Una volta un buontempone riuscì non so come a infilare nella scheda una fetta di salame; un’altra un impertinente dedicò una poesia al presidente di seggio invitandolo a dedicarsi maggiormente alla cura della famiglia, insinuando che avesse in testa più corna di un cesto di lumache.
Quasi tutti i partiti, anche quello che era all’opposizione, dicono di volersi rifare all’agenda Draghi. Agenda che deve essere incredibilmente capiente, perché sembra contenere tutto e il suo contrario. Tra l’altro, siccome in Tv non si fa che sentir parlare di questa agenda, l’altro giorno ho sentito un bambino dire alla sua mamma che la voleva anche lui. Stai tranquillo, l’ha rassicurato la madre, che a settembre ce l’avrai di sicuro. Ho avuto l’impressione che le sfuggisse un sorrisetto, me lo sarò immaginato?

A Rimini, come sapete, si svolge tutti gli anni il meeting di una potente setta cattolica a cui i politici sgomitano per partecipare. Quest’anno non sono stati invitati solo i Cinquestelle, forse perché al momento sembra l’unico partito (pardon, movimento) che, anche se confusamente e contraddittoriamente, si occupa di temi sociali. Grandi applausi sia al capo del governo che alla capa dell’opposizione! Qualcuno deve avere le idee confuse, o forse troppo chiare. Franza o Spagna, basta che se magna…
Non è strano che questi ultracattolici non abbiano discusso delle esortazioni del Papa per la pace in Ucraina? Mi sarei aspettato almeno una domandina ad uno degli illustri convenuti, ancora convinti che continuando a mandare armi agli ucraini si lavori per la pace. Il Papa ha espresso il suo cordoglio per la ragazza fatta saltare in aria con la sua auto in Russia (atto di puro terrorismo, così come quelli che stanno avvenendo in Donbass contro esponenti dell’amministrazione civile indipendentista: e non vengano a chiamarla resistenza) ma l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede ha avuto da ridire. Adesso stiamo a vedere che il Papa per parlare deve prima chiedere il permesso all’ambasciatore ucraino. Se non gli sta bene, tra l’altro, può anche ritornarsene a casa.
Destra centro e sinistra sono uniti nel dire che il gas costa troppo e così non si può andare avanti. Noi ce n’eravamo già accorti, anche senza elezioni. Anche se naturalmente ce la raccontano come vogliono (come tutte le balle che ci propinano i media; ieri quando hanno tirato fuori una spia russa tipo la mia Olena sono andato a stendere i panni in solaio per non rompere il televisore, come se noi non avessimo spie in Russia. A me fa più specie che per anni siamo stati spiati dagli alleati, ma di questo ovviamente non se ne parla più): il gas costa troppo perché il prezzo di vendita è stabilito al “mercato” di Amsterdam, e ha poco a che fare col vero costo di acquisto. Tant’è che il governo dei migliori aveva stabilito di tassare gli extraprofitti, ovvero i maggiori guadagni che le aziende energetiche hanno avuto proprio a seguito della differenza tra il costo effettivo ed il prezzo a cui lo rivendono: bene, questo extragettito avrebbe dovuto far entrare 4 miliardi di euro nelle casse dello Stato, ma solo in pochi l’hanno pagato e si è raggiunto a stento il miliardo. Allora mi chiedo: ma come, io se non pago una tassa mi fate un culo così, e questi che non pagano miliardi non gli fate niente? Ma io gli mandavo a ciascuno un battaglione della Finanza a rovesciargli tutti i cassetti. E comunque basterebbe che il prezzo non fosse più stabilito dagli speculatori ad Amsterdam. E prima di tutto che si operasse per la pace, invece di prolungare all’infinito il conflitto come fa comodo agli Usa, alla Nato e ai mercanti di armi. Se si opera per la pace si supereranno le sanzioni e anche il prezzo del gas tornerà ad essere ragionevole. Certo che se l’ometto in maglietta verde ormai proclama che l’obiettivo è la vittoria e rivuole la Crimea, è obiettivamente un po’ difficile. Comunque, dato l’andazzo, in vista del Generale Inverno è meglio preparare i cappotti…
