Amiche e amici,
è arrivata la primavera! Veramente è già da qualche settimana che la temperatura si è alzata, il mio balcone è tutto fiorito; piante dai nomi sconosciuti fanno capolino dai vasi curati amorevolmente (non da me); i marciapiedi dissestati di periferia sono abbelliti, oltre che da deiezioni di cani, da scivolosi petali di magnolia e friabili infiorescenze di mimosa; i colori di queste foreste cittadine allietano la vista, così come quelli delle auto di tutte le cilindrate e dimensioni che, monumento viaggiante all’inefficienza ed allo spreco, si dirigono incolonnate a passo d’uomo verso il centro città, guidate da anime perse e solitarie che schiumano rabbia ed aggressività verso gli sfortunati compagni di marcia.
Che pace, che serenità!
La primavera è propizia per intraprendere nuove attività, dopo i cupi mesi invernali: le giornate si allungano, c’è più voglia di uscire; dal guardaroba vengono estratti gli abiti più leggeri (di mezza stagione, si diceva una volta, prima che le mezze stagioni scomparissero). I sensi si risvegliano, in tutti i sensi. Ad esempio, venti anni fa Bush jr. decise di attaccare l’Iraq per abbattere il governo di Saddam Hussein, senza alcuna risoluzione Onu e dunque contro il diritto internazionale, con motivi dimostratisi tutti falsi (appoggio ad Al Qaeda, possesso di armi di distruzione di massa…), sicuramente fu colpa della primavera. La guerra causò centinaia di migliaia di morti, distruzioni a non finire (chi non ricorda il museo di Baghdad saccheggiato?) e conseguenze che ancora oggi il mondo si porta dietro (la nascita dell’Isis è una di queste, ad esempio). Si potrebbero anche ricordare i bombardamenti di Falluja con il fosforo bianco, agente chimico vietato, ma se a usarlo sono i buoni non è crimine. Ti ho fatto male, ma per il tuo bene, canta Loredana Bertè.
E giusto per fare del bene, gli inglesi hanno annunciato che manderanno munizioni all’uranio impoverito agli ucraini. I nostri TG si sono subito affrettati a dire che l’uranio non fa male. Agli ucraini, poi, che si sono già sorbiti e assorbiti Chernobyl, fa un baffo. Peccato che, dopo la guerra in Jugoslavia, tra militari e civili italiani che sono venuto in contatto con queste armi ci siano stati 8000 casi di tumori sospetti, di cui circa 400 riconosciuti ufficialmente da tribunali per causa dell’uranio impoverito; e pensare che la UE prima di entrare armi e bagagli nella Nato stava considerando di promuovere una legge per mettere al bando questo tipo di armi. Adesso tutto bene? Del resto, quando i verdi tedeschi sono tra i primi sostenitori dell’invio di armi e dunque della guerra, e accettano degassificatori e carbonizzazione senza fare una piega, quando avevano il gas che gli arrivava con i tubi (pagati profumatamente), anzi bastonando la povera Greta, che ci si può aspettare? Ma il re Carlo III, così attento all’ambiente (quello del suo cortile), non ha niente da dire? Che farisei.
Che poi, a sentire gli analisti della prima ora, l’economia russa a quest’ora sarebbe dovuta crollare, la gente a Mosca sarebbe dovuta andare con le pezze al culo o magari ricominciare a mangiare bambini, come ai bei tempi del baffone. E invece, caso strano, falliscono le banche in Usa e addirittura in Svizzera! Ma, sempre gli stessi analisti, ci assicurano che l’economia russa crollerà, è solo questione di tempo, un anno o due. Cioè, ancora un anno o due di guerra? E’ questo che stiamo sostenendo? E’ questo il bene dell’Ucraina? O magari mettersi a discutere di un serio piano di pace, come quello dei cinesi? Ma del resto, se l’omino in maglietta verde (pardon, ora ha cambiato colore: il nero sfina) ha messo addirittura per legge che i negoziati sono vietati, e l’imperatore supremo ha detto che nemmeno il cessate il fuoco è da prendere in considerazione, come se ne esce? Davvero qualcuno pensa di sconfiggere la Russia senza che questa usi le bombe atomiche? Ma come, se dall’inizio della guerra ci si affanna a dire che Putin è pazzo, poi ci si affida al suo senno? Mi pare un controsenso.
Concludo con una nota gioiosa e positiva: in questo weekend ci sono le giornate Fai di primavera, io andrò a vedere una bella villa in un paese qua vicino; domenica invece parteciperò alla Camminata dell’Amicizia, manifestazione che si svolge tutti gli anni in questo periodo per contribuire ai progetti di una struttura di assistenza di alto livello a disabili fisici e psichici (“La nostra famiglia” di Bosisio Parini, davvero di alto livello); sono 12 chilometri senza difficoltà, che inframezzeremo con pausa aperitivo ed alla fine risotto preparato dalla Confraternita del Risotto, che su padelle enormi prepara altrattanto enormi risottate.
Sempre che non piova: sono mese che non si vede una goccia d’acqua, il presidente Zaia del Veneto dice già di usare l’acqua solo se indispensabile: diamogli ascolto, amiche e amici, laviamoci col vino!
