Prima che il politicamente o ipocritamente corretto prendesse il sopravvento vi era la possibilità, di fronte a comportamenti francamente riprovevoli o grandemente imbarazzanti, di apostrofarne l’autore con un appellativo che in qualche modo, pur mettendo in risalto la penosità della sua condotta, ne giustificava l’operato quasi affettuosamente, come causato da traumi a cui era stato involontariamente sottoposto: Scemo di guerra. Una variante, a fronte di deficienza manifesta, era: Poverino, da piccolo ha fatto (contratto) la meningite.
Nel 1985 un giovane Beppe Grillo interpretò sull’argomento un film di Dino Risi, che a mio avviso non ebbe il successo che meritava; se è vero come sostengono persone ben più sapienti del sottoscritto che un battito d’ali di una farfalla in Brasile possa provocare un uragano in Texas, potrebbe anche essere (dico potrebbe) che quel lontano insuccesso abbia causato l’odierna elezione del sindaco di Roma. In Brasile comunque ci sono, lo so per certo, farfalle con ali molto grandi. Tra l’altro col Brasile Grillo aveva una certa dimestichezza, avendo condotto l’anno prima proprio il varietà “Te lo do io il Brasile” di cui era anche autore con Enzo Trapani (indimenticabile regista di Stryx, suicida qualche anno dopo) e Antonio Ricci (si, quello di Striscia la notizia, piaccia o non piaccia ancora vivente).
Nel 2003, credo lo sappiate, George W. Bush cristiano rinato ed allora presidente degli Usa, decise che l’ex alleato Saddam Hussein, contro cui già suo padre aveva scatenato una guerra nel 1991 per negargli quello che il raìs considerava un diritto sacrosanto, ovvero l’annessione del Kuwait, che Saddam dicevo fosse un dittatore criminale che finanziasse i terroristi che avevano abbattuto le Torri Gemelle, quando a quel punto anche i sassi sapevano che erano stati invece i qaedisti di Osama Bin Laden, saudita e finanziato per anni dagli stessi americani; che possedesse armi di distruzione di massa tra cui montagne di antrace e che, colmo dei colmi, avesse gassato qualche centinaio di ribelli curdi.
Passi per i curdi, pensarono in fondo i più, e del resto i curdi gli amici turchi li bombardano amichevolmente tutti i giorni, e non mi sembra che si stia pensando di invadere la Turchia; l’antrace invece metteva soggezione, tant’è che per convincere anche i più riottosi ci andarono di mezzo dei postini, che si trovarono a maneggiare delle buste dove qualche manina aveva infilato polvere di antrace e ci lasciarono le penne.
Le balle erano così grosse che l’Onu non se la sentì di coprire la guerra: fu allestita allora la “coalizione dei volenterosi”, a cui ci accodammo anche noi, ma di cui uno dei partner e sponsor più attivi fu l’allora premier britannico Tony Blair. Il quale oggi, di fronte ad un rapporto molto critico sul suo operato, dice: “Non credo che la rimozione di Saddam Hussein sia la causa del terrorismo che vediamo oggi in Medio Oriente o altrove”. “La cosa più importante che possiamo fare è davvero imparare la lezione per il futuro”.
L’esortazione ad imparare lezioni per il futuro, senza fare i conti col passato, a me sembra tanto un “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammoce ‘o passato simm’é Napule paisà” che non ci si aspetterebbe da uno statista inglese. Però, ad essere onesti, prima aveva detto sorry.
Qualche anno dopo, giusto per far capire come avessero imparato la lezione, l’altro grande statista ma stavolta francese, Nicholas Sarzoky, noto più che altro per la moglie, l’algida modella Carla Bruni peraltro modestissima cantante, con l’appoggio di quella che potrebbe diventare il prossimo presidente degli Usa, Mrs. Clinton, e quindi la Nato, decise di muovere guerra a Gheddafi. Per proteggere i ribelli “democratici” di Bengasi, pervasi da un grande afflato umanitario; così come più tardi cercheranno di andare a proteggere i ribelli sempre “democratici” di Aleppo in Siria; lì però la Russia si incazzerà, e Obama risvegliatosi dal torpore dirà e no, aspettate un attimo, mi sembra un po’ esagerato.
Piccola parentesi. Gli Stati Uniti di America sono un grande paese. Possibile che per eleggere il presidente debbano periodicamente rivolgersi alle stesse tre famiglie? Una monarchia, praticamente. Chiusa parentesi.
Naturalmente chiunque è libero di pensare che il mondo sia migliore adesso che Saddam è stato impiccato, o rimosso che dir si voglia; così come la Libia sia molto più libera ora che Gheddafi è stato linciato; che la destabilizzazione della Siria abbia in qualche modo aiutato i democratici, se anche ve ne fossero stati, quanto piuttosto aiutato l’espansione dell’Isis.
A me, sarà che non sono uno statista, non pare; anzi ripensando alla farfalla di prima ho il sospetto che persino la strage di ieri sulla Promenade Des Anglais a Nizza derivi da quei disastri; causati da apprendisti stregoni incapaci di richiudere il pentolone, irresponsabili incuranti delle conseguenze delle proprie azioni: da scemi, di guerra.
(103. continua)
