Amiche e amici,
in questi giorni funesti per le località dell’Emilia Romagna e delle Marche vittime delle piogge che hanno causato inondazioni, frane, distruzioni e lutti, mi è capitato di pensare blasfemamente: non avremo esagerato con le preghiere? Voglio dire, visto che erano mesi che non pioveva, fiumi e laghi erano ai minimi storici, gli invasi faticavano a riempirsi tanto da temere per l’agricoltura e per la stagione estiva, ci siamo ridotti persino a disturbare Dio per chiedergli il dono della pioggia. E cavolo, se ci ha esaudito! Anche meno, Onnipotente.
Naturalmente le polemiche non mancano. Si cercano le responsabilità, politiche e amministrative, ma la sensazione è che la responsabilità sia sempre degli altri. Voglio dire: se la causa sono i cambiamenti climatici, la colpa è di noi tutti, specialmente della parte ricca del mondo che è quella che consuma e inquina di più. Certo, con un territorio ben monitorato, curato, con opere idriche di drenaggio, senza cementificazione selvaggia le conseguenze sarebbero forse state meno devastanti, ma anche questo alla lunga non dipende dagli amministratori e dal modo di vita che ci siamo scelti, dove tutto quello che è pubblico è lasciato spesso in malore e invece di cambiare l’andazzo perseveriamo nelle nostre scelte e comportamenti irresponsabili? Che poi, a che serve continuare a cementificare? L’Istat segnala che in Italia ci sono 7.000.000 (sette milioni!) di case vuote. Non si potrebbero usare quelle, magari abbattendole e ricostruendole, prima di farne di nuove?
Comunque, dato che la colpa a qualcuno bisogna darla, esponenti del governo non hanno trovato di meglio che dare la colpa agli ambientalisti, che a loro dire si oppongono alle opere che sarebbero necessarie per contenere la furia delle acque. Potranno anche esserci ambientalisti fondamentalisti, ma mi pare che anche qua si faccia ormai uso della neolingua e si cerchi sempre la criminalizzazione di chi ha un pensiero critico. Chi sosteneva che il greenpass era una forzatura discriminatoria e che i vaccini antiCovid avevano anche degli effetti collaterali gravi e dunque era stupido farli ai ragazzi sani era un oscurantista, un antiscientifico se non un untore manzoniano; chi fa notare che continuare a mandare armi in Ucraina non sta per niente favorendo la pace come si asseriva all’inizio ma anzi sta portando ad una tragica escalation, dato che tutti i tentativi di negoziato vengono soffocati e a volte ridicolizzati sprezzantemente, bene questo è un nemico della patria e ovviamente putiniano (proprio qualche giorno fa un gentile frequentatore di un blog che seguo mi ha invitato ad andare in Siberia _ la stessa cosa me l’aveva più o meno detta un blogger purtroppo scomparso di recente: chissà dove sarà lui adesso, RIP_); di conseguenza un ambientalista che denuncia da anni il disastro che si stava preparando viene adesso messo lui sotto accusa, come se fosse toccato a lui stanziare le risorse per tutte le opere che sarebbero state necessarie e non sono state fatte.
Però si dovrebbe stabilire che chi ci sta portando in guerra, perché è chiaro che è a questo che stanno puntando, mandino prima di tutto i loro figli al fronte: e mi viene in mente la storia della nonna paterna di mia moglie, che nel ’44 quando la Repubblica di Salò aveva stabilito la coscrizione obbligatoria, saputo che il figlio del podestà della stessa età del figlio non era stato richiamato si presentò dal medesimo podestà con un falcetto e glielo mise alla gola, facendolo riflettere, diciamo così, che o partivano tutti e due o non partiva nessuno. Nessuno partì: però poi lo zio di mia moglie andò lo stesso in montagna con i partigiani, perché fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
Chiudo, amiche e amici, con una nota buffa: sembra ormai evidente che non riusciremo ad avere ne tantomeno spendere tutti i soldi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lo ricordo per chi negli ultimi tre anni fosse vissuto su Marte. Anche se, diciamocelo, quanto ci hanno fatto capire i TG? Parlano solo di Ucraina, di Harry e Meghan, con brevi intermezzi se c’è una catastrofe. Poi dicono che sta aumentando il sostegno degli italiani alla guerra: con quel po’ po’ di lavaggio del cervello è già un miracolo se non siamo favorevoli al 120%) e questo perché non siamo stati capaci evidentemente di fare i progetti. Ma come, il Migliore dei Migliori, che era stato messo al posto di Conte proprio per gestire il PNRR, non aveva detto che era tutto a posto, tanto che era pronto a fare il presidente della Repubblica? E allora che ha fatto, tranne mettere al sicuro i soliti noti, le banche e gli im-prenditori? Infatti adesso dicono che la colpa è di Conte, perché ha chiesto e ottenuto troppi soldi. Che bel paese che siamo… magari mi converrà davvero andare in Siberia? A presto!
