Declassato!

Succede anche a voi di risvegliarvi al mattino senza aver voglia di far niente?
A me capita da qualche giorno. Apatia, abulia, sensazione di inutilità, pensieri a vuoto, assenza di desideri ed ispirazioni.
La cioccolata ed il whisky torbato invecchiato 12 anni alleviano solo momentaneamente il malessere, che arriva a livelli preoccupanti con la visione dell’Eredità del perfido Flavio Insinna o della partita di calcio Barcellona-Inter.
Mi crogiuolo nell’accidia, brontolo ad ogni pié sospinto, lascio scadere i buoni Groupon ed i cofanetti Smartbox.
Ho pensato e ripensato a quella che potesse essere la causa, sono persino ricorso all’integratore Polase (non diluendolo nel whisky); ero quasi arrivato al punto di ordinare online la nuova potentissima crema Bufalin con effetti duraturi e miracolosi, almeno così sostenuto dalla gentile signorina Angela Rizzo mittente delle mail che periodicamente mi vengono recapitate dai siti più variegati.

Me lo sono chiesto, seriamente. Ma che sarà? Sarà il governo gialloverde? Sarà Trump? Saranno gli arabi affettatori? Sarà che devo scrivere una commedia per la prossima settimana e sono ancora al caro amico? Sarà che sono stato contagiato dalla malinconia russa?

Poi, finalmente, ho avuto l’illuminazione. Ho capito! Ed è strano non averci pensato prima: la colpa è delle Agenzie di Rating! Sono stato declassato, e nemmeno mi hanno informato.

La loro valutazione, così mi è stato riferito, si è basata su criteri oggettivi. Il giorno prima ero A+, il giorno dopo: zac! Ed eccomi qua in B-.
Una vera ingiustizia. E’ vero, ho appena non festeggiato il compleanno (avete mai riflettuto sul fatto che quando si dice compiere gli anni vuol dire che quello è il numero di anni passati dal momento della vostra nascita? Non fatelo. E’ deprimente) ma non sono ancora da rottamare, insomma non ritengo di meritare di essere trattato alla stregua di un diesel euro 3. Tra l’altro non rientro ancora nei parametri di quota 100, cosa che mi deprime ancora di più.

Dei consiglieri esperti mi hanno suggerito, per recuperare fiducia, di concentrarmi solo su una cosa, al massimo due alla volta. Persone a me molto vicine sostengono che del resto non dovrei fare molti sforzi per seguire il consiglio. Può essere, in effetti, anche se mi pare di ricordare che un tempo quelle due-tre cose fossero un po’ diverse da quelle di adesso.

Ricorrerò al Tar del Lazio! O alla vodka Beluga.

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31 pensieri su “Declassato!

  1. Per la vodka Beluga occorrono danèe per dirla nella lingua di Salvini e qui, di questo passo, anche le tasche stanno diventando giallo-verdi (ricordi quel famoso modo di dire di “essere al verde” per dire in versione più aggiornata “essere alla frutta”?
    C’era un altro modo di dire: “A pagare è sempre Pantalone”…

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    • Fortunatamente una bottiglia l’ho portata dalla Russia, se lo spread non me la fa fuori… 😉 Dici che tra qualche tempo si dovrà dire: essere al gialloverde? Come cambia l’immaginario collettivo, però… fino a poco tempo fa i gialloverdi (o verdeoro) erano solo i calciatori della nazionale brasiliana… e le brasiliane sulla spiaggia di Copacabana. Adesso anche in Brasile tira una brutta aria…

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  2. “….no geli no scotti più mano!” ..ecco, credo, perché, anche se non ricordi esattamente, la suddetta potrebbe, senza sforzo, risollevarti….😂😂😂😂
    ..comunque ho recentemente bypassato anch’io il compleanno che si ostinano ad appiopparmi tutti gli anni lo stesso giorno, e capisco che il rating è endogeno amico mio….. noi non soffiamo sulle candeline, ma direttamente sui candelotti dinamitardi travestiti da problemi che continuiamo a schivare con la classe di Thöni in discesa fra le porte…. c’est la vie!

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    • Avevo completamente dimenticato la réclame Riello con la simpatica Natasha… sono passati oltre venti anni, e nel frattempo Riello ha pure venduto agli americani, due notizie che funesteranno la mia serata. Degli anni ’90 ricordo che lavoravo molto perché il mutuo reclamava il tributo di sangue. Anni che ho praticamente attraversato in apnea. I festeggiamenti da parte mia sono solo rimandati, e per festeggiamenti intendo bisboccia culinaria: devo stappare una bottiglia di Recioto a cui faccio la posta da un annetto, e’ arrivato il momento…

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      • ..Dio, il Recioto, quanti ricordi!!!! ..e quello, almeno, ancora non è stato venduto agli americani!!!
        Gli anni 90, nonostante tutto, erano quasi un trentennio fa, e questo basta a renderli anni favolosi (nel senso che ora vengono solo raccontati ai nipoti nelle favole)….
        Quanto al mutuo, il mio è nipote del conte Vlad, per cui……beve ancora!
        ..stappa quella meraviglia che ti aspetta, e goditela con tutto il cuore Giò!!!!!🍷🍷

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  3. Ciao, io spero certamente il meglio per l’Italia, non voglio di certo che vada in crisi anche se non ho fiducia in questo governo. Non credo nell’Europa della finanza ma neanche in quella del razzismo, dei muri, della chiusura. Secondo me se Conte avesse affiancato al reddito di cittadiannza una bella patrimoniale invece della flat tax non ci sarebbero stati problemi perché i soldi vanno presi a chi ce ‘ha, non è possibile che si autogenerino dal nulla! Per quanto riguarda la tua svogliatezza è possibile che tu abbia bisogno di riposo per ricaricare le energie, potresti essere come un cellulare in carica, quando sarai pronto staccherai la spina! In bocca al lupo per tutto!

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  4. Meglio declassati che defenestrati, non credi? Anche se credo che, andando di questo passo, è probabile che ci buttino fuori dall’Europa: si sa come vanno queste cose. Noi facciamo il lavoro sporco per conto di Trump e Putin, poi questi ci danno un bel calcione nel sedere accordandosi con francesi e tedeschi… capisco il tuo stato d’animo:lo sento molto mio…

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      • Della serie che: di diritto o di rovescio, rovinati siamo! Anch’io la vedo molto grigia. E non so dove potranno condurci i due galletti,nella loro lotta contro la UE. E’ vero che russi e americani li appoggiano. Con loro hanno in comune l’odio e la paura per una Europa davvero unita. Ma è pur sempre vero che, al momento buono, i grandi possono accordarsi tra loro, abbandonandoci al nostro destino. E, vedendo quanto siamo isolati oggi in Europa, c’è da temere che dopo ce la passeremmo decisamente peggio di adesso…

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        • Difatti anche a me il giochetto sembra un pò troppo azzardato. Purtroppo il momento storico è questo, i grandi ideali non ci sono più, prendono piede le “democrazie illiberali”, e la coscienza del destino comune dell’Europa è nascosta sotto le macerie della globalizzazione. Mi fa sperare che in Usa si cominci a parlare di socialismo… sarebbe uno di quei paradossi della storia se dovesse ripartire proprio da lì…

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  5. Pingback: Non avrete il mio corpo! | L'uomo che avrebbe voluto essere grave

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