Cronachette dal paese dei migliori (10)

Stamattina sono andato a fare due cose per prepararmi a quella che spero sarà a breve la mia attività principale, ovvero quella di pensionato. Campa cavallo direte, e purtroppo avete ragione, comunque sono andato a far la spesa  e poi alla posta. Mi sono presentato  davanti alla Coop alle 7:55, quindi sono entrato per primo: che emozione! Hanno messo un disinfettante nuovo, questo invece di rilasciare un gel spruzza un liquido. Non ero ispirato ed ho comprato poco, come sapete peraltro non posso allargarmi più di tanto a causa della mia comprovata incapacità nello scegliere. Segnalo che a maggio ci saranno i rinnovi degli organi collegiali ed i soci sono invitati a votare: ad ognuno che lo farà una bottiglia d’olio, che può decidere di devolvere a chi ne ha bisogno. Probabilmente lo farò, ma deciderò sul momento.

Lunedì si è vaccinata mia moglie. Avevo criticato Bertolaso per la scelta dell’hub, allestito nella prestigiosa Villa Erba a Cernobbio (privata, ma il proprietario l’ha ceduta gratuitamente, a parte le spese) ma devo ricredermi: posto davvero ben scelto, spazi ampi, organizzazione perfetta, molti volontari. Preso dall’entusiasmo volevo farmi vaccinare anch’io come caregiver di mia moglie, ma la gentile e carina dottoressa mi ha dissuaso. Le hanno inoculato lo Pfizer: proprio la mattina avevo letto che ci sono stati più morti con questo che con l’Astrazeneca, ma l’ho tenuto nascosto alla consorte. Mi chiedo come mai si sia sempre parlato della pericolosità dell’Astrazeneca: quindi è vero che si tratta solo di soldi e politica? Questo spiegherebbe anche perché lo Sputnik non vogliano prenderlo. Il richiamo le è stato fissato per il 16 giugno, quindi oltre i 21 giorni raccomandati, però almeno si potranno fare le ferie (se le faremo) con un po’ più di tranquillità.

Ho fatto stampare Olena à Paris, dopo averlo rivisto e corretto; la copertina l’ha realizzata mio figlio e promette molto di più di quello che effettivamente il libro contiene; appena arrivato l’ho sfogliato con emozione e mi sono accorto subito che uno dei protagonisti all’inizio si chiamava suor Miranda e strada facendo è diventata suor Matilda. Mannaggia! Anche perché nell’entusiamo (ancora) avevo spedito il manoscritto ad un editore, e anche se ho poche speranze che lo legga mi dispiacebbe passare per pressapochista. Casinista sì, quello lo accetto.

Mio fratello di Udine, uno dei più grossi fan di Olena (metà della mia famiglia la ama, l’altra metà non capisce come possa perdere tempo a scrivere certe stupidaggini) lo voleva leggere assolutamente e glielo ho dovuto spedire, ecco perché sono andato alle poste. Lo sapevate che a spedire i libri si paga abbastanza poco? (plichi di stampa, si chiamano) Io non lo sapevo e l’ho scoperto piacevolmente. Roba da mettersi a far concorrenza a Amazon! Comunque alle poste sembra che la pandemia abbia fatto bene, ricordo delle file interminabili, invece oggi in dieci minuti ho fatto. Davanti a me una mia vicina ottuagenaria chiedeva dei suoi buoni del Tesoro: però, non l’avrei detto!

Il mondo va avanti malamente: in India ancora morti a migliaia per la pandemia; in Afghanistan qualcuno (l’Isis?) ha fatto scoppiare una bomba davanti ad una scuola femminile, uccidendo 70 ragazzine; in Madagascar la siccità sta causando denutrizione e morti; in Russia un ragazzo che si credeva Dio (o forse si credeva di stare in America) è entrato in una scuola ed ha ha ammazzato nove persone; di quello che sta succedendo in Israele faccio fatica persino a parlare, ovviamente se si critica il governo israeliano si passa per antisemiti: tutto nasce dalla decisione di non so che tribunale di espropriare i palestinesinesi dalle abitazioni in un quartiere storico di Gerusalemme, provocazione che ha portato ovviamente a proteste e scontri sulla spianata delle moschee, con decine di feriti (in stragrande maggioranza palestinesi); la comunità internazionale ha “condannato le violenze” come se uno non avesse il diritto di protestare se gli sfilano la casa da sotto il sedere; dopodiché si è passati al lancio di razzi da parte di Hamas dalla striscia di Gaza verso Israele, a cui Israele ha risposto con bombardamenti indiscriminati e uccisioni mirate. Credo che tutti sappiano che Gaza di fatto è una prigione a cielo aperto e la sproporzione di armi è stratosferica: fatto sta che finora ci sono 6 morti israeliani e 67 palestinesi, in una percentuale che ricorda pagine nere della storia del secolo scorso.

Per finire in leggerezza amiche e amici, riporto una lettera ricevuta via mail da una gentile signorina (o signorino? Non è chiarissimo):

“Hey Mi chiamo Nigora. In realta non so davvero come iniziare, quindi per favore porta insieme a me per favore . Vivo in Repubblica del Kazakistan & ora sono trenta anni al momento. non sono mai stato sposato cosi come mai non avuto bambini. io sono solo un casual, amante del divertimento persona . Mi piace risatina e avere un po ‘ divertimento vita a breve mai. Ma Sono molto istruito, buono e incredibilmente casa guidato. Mi preferisco leggere molto, nuotare, outdoor, cucinare a casa, viaggiare in giro, fare interno decor per my own famiglia.

I am women with a decent credenze una ragazza con un molto buono personalita e onesto spirito.

 io sono cercando di ottenere un sincero legame , la relazione amorosa a lungo termine che porta a un matrimonio , io non effettivamente mente eta , personalmente, individualita e assolutamente la cosa preoccupazioni quasi piu.

Dovrei saperne di piu semplicemente chiedi . sicuramente ho bisogno di conoscere te e la tua stile di vita , vado a elettrizzato di ricevere un messaggio proveniente da te molto presto.

 Molte grazie,Nigora”

Grazie a te, cara Nigora, quasi quasi ti infilo in un episodio di Olena!

Questa non è Nigora, non illudetevi.

31 pensieri su “Cronachette dal paese dei migliori (10)

  1. Mancava solo la mail della fantomatica Nigora. Quando si dice che la realtà supera la fantasia! Sia lo spunto che la forma la rendono una chicca.
    La verità su Pfeizer nel confronto con Astrazeneca ha sorpreso anche me.
    E visto il tuo elenco inquietante di stupidità umane, sullo scontro in atto Israele-Arabi concordo con il tuo giudizio.
    Nota: Suor Miranda che diventa Suor Matilda… mi ha molto divertito. Direi che gli svarioni del genere sono un classico da manuale quando non c’è un editor a fare le pulci.

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    • A mia scusante solo che l’ho scritto a puntate durante l’anno di pandemia… e sì che prima di stamparlo l’ho corretto per togliere le incongruenze più grosse. Ma suor Matilda proprio mi è sfuggita! 😁 La prossima volta ne stamperò solo una copia, la correggerò e solo dopo farò stampare le altre 20. La mail di Nigora mi ha ricordato quella che aveva dato lo spunto al mio blog, “Sono Olena e cerco un grave uomo…” Ah, ah, chissà se qualcuno ci cascherà! Guido tu sei editor, vero? Ho un’amica che lavora per una rivista di enigmistica, le tocca controllare i cruciverba, una pazienza… 😁

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      • No, non sono editor, mi sono anzi trovato dalla tua parte con un editor al di là della barricata e per questo ho sogghignato (solidale, con simpatia) a leggere di questa tua suora dal nome che cambia via via, trama svolgendosi. Aggiungo che nel mio caso c’è anche puntuale una buona dose di refusi a rendere la lettura più imprevedibile e gustosa. Il bello è che per quanto passi e ripassi attento, l’occhio non coglie l’errore.
        (L’amica che controlla l’enigmistica….? Poverina, cos’ha fatto di male per subire una simile condanna 🙂 )

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        • Scusa, intendevo se fossi “anche” editor, sapevo che scrivi e molto e bene… forse capita in tutti i lavori di non riuscire a trovare i propri errori: nei programmi ci capita spesso che uno stia a impazzire delle ore poi passa per caso un collega, dà un’occhiata e trova subito la magagna… certo l’editor facendolo per professione avrà anche degli strumenti, delle tecniche e forse anche una forma mentis acquisita, insomma una professionalità che non si improvvisa. La mia amica non so sinceramente come faccia, deve controllare che gli autori non sbaglino le definizioni, che le risposte siano corrette, verificare le date di nascita, morte, forse diventerà un cruciverba anche per lei, la differenza però è che io quando mi stanco lo pianto lì, lei deve finirlo per forza… 😳

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  2. lo sai?
    Nell’unico romanzo che io abbia scritto, quel “Nora e il bambino che non aveva ombra” a un certo punto Nora è diventata Dora… ma ormai il libro, da me corretto e ricorretto e ricorretto e ricorretto… prima della partecipazione al concorso che poi ha vinto ed è duqnue stato pubblicato (così) era sfuggito…
    Se n’è accorto uno con buoni occhi e una lettura attentissima…
    bah, ciccia. E’ rimasto così!

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  3. Mi sovviene che devo recuperare i post di Olena! Quante cose mi sono perso.
    Auguri per la pubblicazione presso una prestigiosa casa editrice: quando sarai uno scrittore famoso potrò sempre vantarmi di essere stato fra i frequentatori di questo tuo salotto virtuale. E dico entrambe le cose senza il benché minimo filo di ironia, ti assicuro 🙂

    Per quanto riguarda il rinnovato conflitto fra Israele e la striscia di Gaza, ho letto molti articoli e molte analisi in questi giorni, fra cui una, davvero disarmante, che conclude come l’unica motivazione di questo ciclico riproporsi di provocazioni, sfratti, razzi, risposte asimmetriche e morti in proporzioni parimenti asimmetriche, sia quella di perpetuare una guerra rituale che periodicamente rafforzi la ragion d’essere dei fomentatori di ambo le parti, da una l’estrema destra israeliana, dall’altra Hamas.
    E niente, che altro aggiungere, mi sembra una considerazione già abbastanza grave e triste così.

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