Ma che bella pensata!

In questi giorni, sull’onda delle manifestazioni giovanili che chiedono di darsi una mossa per contrastare il cambiamento climatico, qualche forza politica sta proponendo di concedere il voto anche ai sedicenni. In questo sembrano distinguersi i “ggiovani” pentastellati e qualche esponente della sinistra; anche l’ex premier Enrico Letta sta dicendo la sua in proposito cosa che mi fa riconsiderare la posizione del successore Matteo Renzi nei suoi confronti.

Bella pensata!

Personalmente come sapete sono per l’abolizione o almeno la revisione del suffragio universale, e sostengo la necessità di istituire una patente elettorale a punti; questo non contrasta ovviamente con l’abbassamento dell’età dell’elettorato passivo, che attualmente è di 18 anni (ovvero la maggiore età) per la Camera e di 25 anni per il Senato, però mi porta a proporre dei limiti o paletti o condizioni che dir si voglia per abbassare la soglia vigente.

Ecco dunque la lista dei requisiti¹ che il sedicenne aspirante votante dovrà dimostrare di possedere prima di essere ammesso alla cabina elettorale:

  • essere in grado di riassettare la propria cameretta compreso rifarsi il letto giornalmente, cambiare le lenzuola e spolverare ogni superficie almeno settimanalmente;
  • aver compreso il significato di “far scendere i passeggeri prima di salire” in occasione di accesso a mezzi pubblici quali treni, metropolitane, tram, bus et similia;
  • togliere dalle spalle zaini zainetti ed ogni ingombro molesto prima di accedere ai suddetti mezzi pubblici;
  • scambiare almeno dieci frasi di senso compiuto al giorno con i propri genitori, per chi ha la fortuna di averli; dovrà inoltre mostrare la cronologia telefonica con cui certifica di aver telefonato almeno una volta alla settimana ai nonni, ed in mancanza di questa un attestato firmato dai nonni medesimi;
  • non essere juventino;
  • avere una idea seppur vaga di quanto costi alla sua famiglia mantenerlo in termini di vitto, alloggio, vestiario, studio/lavoro, sport/svaghi e generi voluttuari e aver considerato che tutto quello di cui beneficia non piove giornalmente come manna dal cielo ma c’è qualcuno che si fa il mazzo spesso svegliandosi all’alba e tornando tardi la sera per guadagnarlo;
  • essere in grado di recarsi in autonomia presso l’ufficio elettorale della città in cui si risiede;
  • conoscere almeno il cognome del medico di famiglia;
  • aver sperimentato che è possibile fare la doccia in dieci minuti e non è necessario ogni volta svuotare il boiler; che gli indumenti sporchi non si gettano da soli nel cesto della biancheria e non si lavano da soli; che la lavatrice non funziona ancora con onde cerebrali ma è dotata di un dispositivo di accensione/spegnimento che può essere usato senza detrimento alcuno per la propria virilità/femminilità;
  • aver pensato almeno una volta nella vita di non essere un genio e aver avuto il sospetto che, anche se difficile, nel mondo potrebbe esserci qualcuno che ne sappia un po’ più di se stessi in un campo qualsiasi dello scibile umano.

A queste condizioni da parte mia non ci sarebbero obiezioni nel permettere di votare; vorrei però mantenere un numero chiuso, come si fa ad esempio per l’Università di Medicina (infatti sembra che manchino medici in Italia, e per fortuna, che mi pare si campi un po’ troppo) e quindi, parallelamente all’ingresso di questi nuovi elettori, farei partire una bella campagna per la dismissione (o rottamazione) di quelli vecchi, con eco-incentivi e sgravi fiscali.

cubaneconsigaro

¹ Con questi criteri io stesso a stento sarei stato ammesso; a sedici anni però riflettevo che, alla mia stessa età, mio padre era andato in guerra, ed io ero capace a malapena di smontare un rubinetto .

78 pensieri su “Ma che bella pensata!

  1. mi son fatta una sana risata sui requisiti richiesti…sulla rottamazione dei vecchi elettori qualche grumo di sensatezza ci sta però…
    peccato che non fumo altrimenti il tè delle cinque lo sostituirei con un cubano da fumare insieme alle due toste turbantate 🙂

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  2. Vedo che hai ancora voglia di scherzare, io ce la faccio sempre meno e sono anzi sul punto di smettere del tutto, rassegnato.
    Pare che sia una gara a chi la spara più grossa e, confesso la mia inettitudine e incapacità, non riesco più a starci dietro. Non finisci di sentirne una da metterti le mani nei capelli, che ne segue un’altra da urlo. Da farmi dire: Se sapevo morivo da piccolo.

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    • …con i peli del culo a batuffolo, scusa mi è scappato il proseguimento della canzone. Io invece sono curiosa di vedere dove andranno a finire ( si capisce il mio dissociarmi) con Greta che non va a scuola ma forse vincerà il
      Nobel, i sedicenni che faranno fare all’Italia la fine che gli insulari han fatto con la Brexit all’Inghilterra e Trump che grida al colpo di stato. Mi metto comoda in poltrona. Gio’ come sempre hai detto un sacco di cose giuste in un modo che farebbe ragionare pure i sedicenni.

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      • I pop corn li hai presi? Io spero sinceramente che i giovani riescano a coinvolgere quanti più giovani e non solo, su queste tematiche e non solo (ho l’impressione che faccia comodo farli parlare di fine del mondo: di giustizia sociale, squilibri e modelli di sviluppo, accumulazione spropositata, invece fa meno glamour…). Quindi forza giovani, ma prima prendete la patente, e poi votate! 😊

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    • Come si fa a non ridere… la solita supercazzola per distrarre dalla “ciccia”, la finanziaria… che poi se davvero votassero, i sedicenni, cosa cambierebbe? Ci sono sedicenni di sinistra, di centro, di destra e di X; sedicenni intelligenti, informati e sedicenni deficienti, esattamente come a tutte le età.. e quindi che aspettino sereni il loro turno, e intanto continuino (chi lo fa) ad impegnarsi…

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  3. Ciao, ho conosciuto trentenni uomini che non soddisfano i tuoi requisiti! Questo non significa che vorrei che gli venisse tolto il diritto di voto, (sono per la democrazia e secondo me tutti i maggiorenni devono votare) voglio solo affermare che i maschi sono meno autonomi delle donne. Per quanto riguarda i sedicenni, da insegnante che li frequenta tutti i giorni sostengo che non siano abbastanza maturi per votare: si lanciano addosso degli oggetti per divertimento rischiando di farsi male; si vestono tutti uguali come se indossassero una divisa, per cui immagino che se uno di loro dicesse agli altri di votare un determianto partito perché va di moda tutti gli altri lo farebbero; girano in gruppo perché si vergognano ad andare da soli in una classe diversa dalla loro … per me a 16 anni sono troppo piccoli.

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  4. Perchè no? Forse che i maggiorenni, pure gli attempati, siano in grado di esprimere un voto più ragionato, seppure anche assennato? Ti faccio presente che, da più di trent’anni a questa parte, non si fa che correre appresso al demagogo e populista di turno: ricordi del milione di posti di lavoro? Dell’abolizione dell’Ici? della flat tax o dei porti chiusi? Pensi che i sedicenni si lascerebbero incantare più facilmente, o non sarebbero in grado di comprendere la strumentalità, per non dire falsità di certe promesse irrealizzabili? Dunque che ben venga il voto ai sedicenni. Sono sicuro che non voterebbero peggio di tanti adulti e vaccinati, così creduloni quanto irresponsabili: l’abolizione dell’Ici, ci è costata una voragine nei conti pubblici, tale da rendere necessario persino portare al governo un incapace quale Monti, così ritrovandoci con una tassa, l’Imu, ancora più perversa dell’Ici…Insomma: sono contrario alle limitazioni del voto. E non capisco questo atteggiamento di discriminatorio nei confronti della gioventù. Ti ricordo soltanto che, in tempi non sospetti, qualcuno, qualche anno fa, disse: “Il telespettatore (l’italiano medio, elettore) ha l’intelligenza di uno che ha fatto la seconda media, e nemmeno tra i primi banchi”.

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    • Infatti come dicevo io toglierei il diritto di voto anche a tanti che adesso ce l’hanno… sul voto non cambierebbe assolutamente niente perché non è votando per le attuali proposte politiche che si possono cambiare le cose. Bisogna che questi ragazzi pensino e propongano un’alternativa, senza delegarla, e poi si impegnino loro a portarla avanti… dargli il voto (non richiesto, tra l’altro) vuol dire coartarli, castrarli persino: votateci, ci pensiamo noi, non vi preoccupate… eh no! Se la loro scelta deve essere tra votare Di Maio o Salvini o Pinco Pallino, non ha senso votare prima, e forse nemmeno votare…

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      • Ecco vedi, invece io sono convinto che proprio i sedicenni potrebbero fornire quella spinta, idealistica, atta a cambiare l’andazzo deprimente dell’odierna politica italiana e mondiale. Chi se non i sedicenni possono sperare di rompere l’accerchiamento?….

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        • Mi sembra che li stiamo idealizzando o coprendo di un po’ troppe aspettative e responsabilità ‘sti sedicenni… ho un nipote appunto di quell’età ed è un perfetto cretino. Simpatico, però…ma poi, Sal, e’ questo che stanno chiedendo? Di poter votare? Non mi pare… chiedono di essere ascoltati e di cambiare le agende politiche; purtroppo non vedo ancora un netta presa di coscienza sull’insostenibilita’ del modello di sviluppo attuale, del pensiero unico, del consumismo turbo-capitalismo e globalizzazione; allora se si tratta di gridare slogan e dichiararsi per l’aria pulita sono tutti capaci, anche i quattordicenni…

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          • La mia voleva essere soltanto una provocazione, mio caro gio: sono cosciente che non si possono fare generalizzazioni. Sicuramente qualche sedicenne ci sarà informato ed interessato, ma credo che la stragrande maggioranza di loro non faccia che rispecchiare l’elettorato medio, quindi non sarebbe di alcun apporto migliorativo per la politica italiana. Si andrebbero ad aggiungere a quella massa di spettatori dall’intelligenza di dodicenni che condiziona e ci condiziona la vita.

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  5. non so quanti adulti ampiamente maturi (cifra piu’ significativa dell’ eta’ >=4) riuscirebbero a soddisfare i criteri di:
    rassettare (camera da letto/salotto/bagno/bagagliaio auto…)
    far scendere prima di salire
    pronunciare frasi di senso compiuto (magari anche in italiano corretto e saperle scrivere con buona calligrafia e ortografia)
    conocere il percorso misterioso da “mutanda sporca gettata sul pavimento” a mutanda pulita piegata nel cassetto
    azionare la lavatrice e stendere il bucato (aggiungo: mettere i piatti sporchi dentro la lavapiatti, azionarla, svuotarla quando sono puliti)
    aver pensato almeno una volta nella vita di non essere un genio (con questo si mettono KO parecchi elettori di ogni eta’ – anzi piu’ in la’ con gli anni e piu’ sono arroganti “sono nato prima di te, QUINDI IO SO e TU NO” – e poi sparano vaccate che fanno luce)

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  6. Immagino se ne sarà parlato, ma non ho avuto modo di leggere tutti i commenti, perciò riporto qui un trafiletto dalla newsletter settimanale di Evangelici.net sulla questione, con le parole quanto mai d’un evidenza lampante di Mattia Feltri:

    Ma è davvero una buona idea abbassare l’età che segna il diritto di concorrere concretamente alla definizione delle politiche nazionali?
    Se lo sono chiesto diversi osservatori tra cui Mattia Feltri, che – rovinando la sintonia politica registrata sul tema – hanno notato come «il diritto di voto presuppone una serie di conseguenze: se uno a sedici anni ha la testa buona per partecipare alla scelta del governo del Paese, ce l’ha anche per ottenere il porto d’armi, acquistare casa, vivere da solo, come qualsiasi adulto rispondere penalmente delle sue azioni. In due parole, è maggiorenne. Altrimenti ci tocca dichiarare che la tessera elettorale è meno importante della patente di guida, o del libretto delle giustificazioni».

    https://www.lastampa.it/topnews/firme/buongiorno/2019/10/01/news/all-ammazzacaffe-1.37592624

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