Nizza! Savoia! Corsica!

Dinanzi ad una folla oceanica di pensionati al minimo, esodati e disoccupati il Governo ha annunziato che estenderà il reddito di cittadinanza ai compatrioti esuli di Nizza, Savoia e Corsica.
I miserabili, affrancati dalla schiavitù delle anti-igieniche baguette ascellari, saranno finalmente liberi di mangiare michette, pane toscano, pagnotte pugliesi e persino filoni di grano duro; bandite le mollezze di burro e camembert potranno alimentarsi con cibi più consoni all’italica stirpe, come provoloni caciocavalli e pecorini stagionati.
Nutrizionisti specializzati saranno inviati per combattere la dipendenza da cibi di scarsa consistenza come ostriche, escargot e mousse varie, questa piaga sociale che il Governo si prefigge di debellare nel giro di pochi mesi.
Un battaglione di logopedisti sarà inviato negli sfortunati territori per rieducare la popolazione alla pronuncia corretta della consonante erre.
A Natale verrà distribuito a tutti quanti potranno vantare un avo del Bel Paese un pacco regalo con panettone, torrone, panforte di Siena e Moscato d’Asti che, a differenza dello Champagne, non causa acidità di stomaco .
Dal dicastero dell’economia trapelano i primi dettagli della manovra, che verrà finanziata interamente con buoni omaggio non goduti dei supermercati Carrefour e Auchan e bollini della Total, strumento preferito per la sua maggior affidabilità al prestito obbligazionario trentennale in franchi CFA¹.

Di seguito una sobria canzonetta² rispolverata per l’occasione:

Nizza, Savoia, Corsica fatal
Malta, baluardo di romanità
Tunisi nostra, sponde, monti, mar
tuona la libertà, la libertà!

Va’, gran maestrale!
urla, romba, ruggi con furor: stranier, via
Duce col rostro che Duilio armò,
Roma, fedele a Te, trionferà!

In armi, Camicie Nere!
in piedi, fratelli Corsi!

Voi ritrovate alfin la Patria santa,
la gran Madre che vi amò, che vi chiamò.
con la spada Corsi, con la fede
l’invitto Duce vi rivendicò.

Di Malta lo strazio grida
nel cuore d’Italia,
l’audacia che irrompe e sfonda
Britannici navigli schianterа.

Noi ti riconquistiam con Garibaldi.
Nizza, Nizza col tuo biondo marinar
vinceremo, Duce, vinceremo
tu sei la gloria e l’avvenir.

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¹ Franco della Comunità Finanziaria Africana, già Franco delle Colonie Francesi d’Africa.
² “Mediterraneo”, 1941, versi di Vittorio Emanuele Bravetta, musica di Giuseppe Blanc

34 pensieri su “Nizza! Savoia! Corsica!

  1. La canzonetta, già, e fosse solo quella! Ricordo bene : «gli otto milioni di baionette” e «spezzeremo le reni all’Inghilterra»… «L’aratro traccia il solco e la spada lo difende»… «Libro e moschetto, soldato perfetto»… e qui mi fermo perchè all’epoca ne sono state dette tante e troppe. Poi abbiamo visto l’esito. L’Italia distrutta in tutta la sua lunghezza.
    Ma a quanto pare come diceva il Vico la Storia è fatta di corsi e ricorsi, e una nuova era di ritorni (rigurgiti) e di slogan forsennati pare proprio sia ricominciata. Forse ai ragazzini di oggi andrebbe insegnata meglio la Storia da cui provengono, e dopo soltanto, lasciarli fare i ministri. (Nel conto, però, sono da mettere anche chi li ha eletti).

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    • Secondo me invece è una buona idea: invieremo alla frontiera i pensionati in quota 100 ed i destinatari del reddito di cittadinanza che rifiuteranno il primo impiego. Un bel risparmio! Certo i francesi in questo momento sono più allenati di noi, con tutti quei gilet gialli pronti a menar le mani; nel caso dovremo ricorrere agli ultras dell’Inter e del Napoli ma lascerei questa come extrema ratio, l’arma finale. Bisogna riconoscere che il nostro giovane viceministro ha trovato un modo originale per sollevare l’argomento della decolonizzazione: “Molti nemici molto onore!” … 🙂 (certo non vorrei essere nei panni di quei nostri diplomatici che si trovano a dover mettere delle pezze alle sparate di quei due… staranno tutto il giorno sul chi vive… e del resto l’abilità si vede nella difficoltà, quando fila tutto liscio sono tutti buoni, no?)…

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  2. Debbo ammettere che, in quanto a mezzi di distrazione di massa, sono messi decisamente maluccio. Sarebbero equiparabili a tutti coloro che, per accendere un fuocherello, finiscono per incendiare una foresta. Dunque: per distrarci dalla situazione economica non brillante e nemmeno promettente, ci mandano a far la guerra ai galletti cugini…
    No c’era una distrazione più piacevole?

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    • Quello che mi rende inquieto e’ se ci fanno o ci sono. Stiamo giocando allo sfascio teleguidati da Trump? Ci stiamo relegando ad un assurdo asse con Polonia e Ungheria che non porta da nessuna parte (tra l’altro con quelli siamo tutt’altro che d’accordo sui rapporti con la Russia). Invece di chiedere indietro i terroristi chiediamoci come e’ stato possibile che abbiamo venduto ai francesi banche, assicurazioni, agroalimentare e chi più ne ha più ne metta… e non hanno pagato col franco CFA… 😒

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      • Anch’io sono molto inquieto: i rapporti economici che abbiamo con la Francia sono corposi. Se questi ci dichiarano guerra, non so proprio che fine faremo. Sì, credo che si siano bevuti il cervello, nell’illusione che, l’America di Trump, ci soccorrerà quando sarà finita la UE e tutti gli staterelli d’Europa potranno guardarsi l’ombelico in tutta sovranità. Mentre la Russia “democraticissima”si farà carico delle nostre relazioni economiche, dal momento che non ci avremo nessuno con cui parlare dei nostri vicini. E poi, non è che abbiamo venduto: semplicemente se le sono prese, vuoi mettere la potenza economica francese con quella italiana? La brexit ha questo di terribile in sè: di mettere a nudo le fragilità d’ogni paese prese da solo. Ma, allo stesso tempo, di fare risaltare ancor più le debolezze dell’uno verso l’altro. Si torna ad una gerarchia di stampo ottocentesco nei rapporti tra gli stati. E’davvero quel che desiderano questi apprendisti stregoni?

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