Lunga vita al compagno Trumpov!

Ancora prima di essersi insediato ha accolto le istanze della sinistra europea: stracciare l’odioso trattato TTIPP! Dimostrando ancora una volta che la sinistra europea non capisce una cippa. Abbiamo protestato e manifestato per anni contro il trattato segreto, sostenendo che avrebbe danneggiato l’Europa, abbassando tutti i nostri standard di sicurezza alimentare e ambientale e provocando un’invasione di merci americane a basso costo, ed ora finalmente il compagno Donald Trumpov  smaschera l’inganno: al contrario, il trattato avrebbe provocato un’invasione europea e non solo, e gli americani si sarebbero trovati sommersi da merci farlocche prodotte senza i minimi standard di sicurezza e togliendo lavoro alle fabbriche americane.

Poco importa che per la maggior parte siano americani quelli che vanno per il mondo a far costruire le suddette merci farlocche a costi irrisori e senza diritti sindacali, ma è il risultato che conta come ben sa chi nel tempo ha seguito le gesta del grande vecchio, alias Giovanni Trapattoni: il trattato è morto, sepolto, carta straccia se non igienica!

Ben si capisce allora il disappunto di Mr. Juncker, per chi non lo sapesse presidente della Commissione Europea, che per chi non sapesse nemmeno questo è quella che stabilisce quanto burro di cacao va messo nella cioccolata oppure che la pasta si può fare anche col grano tenero, che ha affermato che con il compagno Trumpov l’Europa perderà due anni.

Non mi risulta che nessuno dei numerosi giornalisti presenti abbia rivolto a Mr. Juncker la seguente semplice domanda: due anni per far che, Presidente? Per continuare a distruggere lavoro e delocalizzare? Per salvare banche e mandare in malora imprese e lavoratori? Per far arricchire sempre di più i ricchi e metterla in quel posto a tutti gli altri? Per finire di privatizzare tutte le proprietà pubbliche e liberalizzare quel che resta dei servizi, anche quelli per cui si sono fatti fior di referendum? (ma questi, di referendum, non contano). Per continuare a strangolare i paesi “debitori”? Ma debitori di chi, Mr. Juncker? Dei propri cittadini, e sarebbero fatti loro se lei permette, o delle solite banche di cui lei, ex Banca Mondiale, ex Fondo Monetario Internazionale, è degno rappresentante? Dunque forse è meglio che si perdano, questi due anni.

Almeno non andrete a mettere sanzioni per sostenere governi fascistoidi, come gli ucraini i polacchi o i baltici; non balbetterete di fronte all’arroganza e alla prepotenza di Erdogan, pagandolo profumatamente per tenere a bada quei profughi che per primo lui, correndo a destabilizzare la Siria, ha contribuito a creare.

Magari in questi due anni riuscirete a convincere la Germania che la sua politica di surplus commerciale e di austerity ci sta facendo andare tutti a sbattere contro un muro (a proposito di muri); che per gli amici germanici le regole valgono quando devono applicarle gli altri, e sono sicuro che lei che viene da un paese notoriamente ligio alle regole, specialmente quelle fiscali, come il Lussemburgo, potrà essere un efficace convincitore.

Di fronte a questa ondata di scetticismo, di rifiuto e addirittura di paura, io proclamo: sono sereno! Rido delle accuse di populismo! Il compagno Trumpov non ha alcuna intenzione di dare bonus a pioggia, che siano bebè o di studio o di povertà o di sostegno al reddito o di dentiere gratis agli anziani, come fanno i veri populisti specialmente in vicinanza di elezioni. Ha promesso di far lavorare tutti, e per me che sono un sostenitore della zappa fin dalla tenera età è musica: e dunque a rischio di essere tacciato di sessista, razzista, carnivoro e fornicatore qui lo dico e qui lo affermo: lunga vita al compagno Trumpov!

(113. continua. Se i poteri forti permettono)

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20 pensieri su “Lunga vita al compagno Trumpov!

      • Ma sai, quando senti tuonare contro le “plutocrazie” e i Tuoni vengono da marcianti masse silenziose e incappucciate, quando senti l’inquietante cinguettar di pistole ai confini e, ancor più vedi che la cultura non è più scambio, ma purezza razziale e territoriale allora la nottata non può passare, ma sta arrivando cupa e oscura… C’è puzza di fine della Repubblica di Weimar per intenderci.

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    • E’ colpa di un amico calabrese che mi ha portato la ‘nduja! Non vorrei passare per sostenitore di Trump, ma certe tirate da sepolcri imbiancati come Juncker proprio “nun se possono senti’!” Grazie del suggerimento gastronomico, vedrò di attrezzarmi, in questi giorni però sono occupato con ciauscoli e vino cotto .. 🙂 buona serata!!

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        • E’ un salume tipico del maceratese e dell’Umbria a cavallo dei monti Sibillini… quello tipico è mordido, non stagionato, con la consistenza a metà tra la salsiccia ed il salame. ottimo con il pecorino fresco e le olive! La produzione non è elevata, io di solito me ne faccio mandare un pò per Natale, quest’anno a causa del terremoto, visto che giravano liste di salumifici e norcinerie da aiutare che non si sapeva bene se fossero bufale o meno, mi sono offerto di procurarne un pò tramite un mio amico macellaio fidato. Ad un certo punto ho dovuto sospendere gli ordini perché sennò avrei dovuto affittare un Tir! Vale la pena, e con un bel bicchiere di vernaccia di Serrapetrona è la morte sua!!! 🙂 mi sa che dov’è lei non si trova.. 🙂

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            • si, la vernaccia ci va benissimo, così come il vino cotto altro prodotto di quelle parti…sempre più difficile da trovare quello buono! La Vernaccia di Serrapetrona è diversa da quella di San Gimignano, che è più famosa… quella nostra è frizzante, ce n’è un tipo dolce più adatto per i dolci e una secca che si sposa con i salumi. Rispetto i musulmani (quelli che rispettano me, però) ma non sanno cosa si perdono, e tutto sommato è meglio che rimangano così se no non ce ne sarebbe più per noi! 🙂

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        • No, non lo sapevo! Lo meritava! Ho fatto un ordine al mio amico macellaio, per Natale, me ne manderà su una cinquantina così li farò conoscere ad un pò di amici… per fortuna il mio paese ha subito danni ma non gravissimi… mi piange il cuore quando vedo le immagini di qui paesini, Visso, Ussita, Castelsantangelo… centri distrutti… la stessa Tolentino, che è a 10 km, ha diecimila sfollati e il centro chiuso, incredibile. Ci vorrà tempo per rimettersi in piedi. E’ da una vita che non bevo la Vernaccia de Quacquarì! Ho provato a portarne su un pò ma mi è andata a male, si vede che il cambiamento d’aria non è piaciuto… ciao Nico!!!

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          • Si si Giorgio, conosco la situazione perchè sono in contatto con alcuni amici che abitano in quelle zone, Tolentino, Caldarola, Castelraimondo, San Severino, Pioraco e la famosa Camerino, hanno subito danni ingenti, sono moltissimi gli sfollati che vengono accolti lungo la costa, io stesso ho messo a disposizione due piccoli appartamenti che avevo liberi.
            Posso rassicurarti però che l’allevamento di trote salmonate che si trova a Castelsantangelo sul Nera non ha subito danni, ne sono sicuro perchè vi ho fatto visita domenica scorsa, superando tutti i blocchi stradali atti ad impedire ai curiosi di recarsi sui luoghi del disastro.
            E’ certo che la morbosità per le disgrazie degli altri è dura a morire.
            p.s. Quacquarì produce la vernaccia migliore di tutte le altre, senza se e senza ma!!
            Ciao Giorgio 🙂

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  1. La nostra è l’epoca dei ribaltamenti di logica: è un miliardario, fattosi con le truffe sostenuto dal kkk, a venirci a dare lezioni. Visto che sinistra e centro non sono in nessun modo in grado di dare soluzioni. E lo fa con la vecchia ricetta del buon Adolf. Che dire? sE è VERO CHE LA STORIA NON SI RIPETE, SE NON IN FARSA, c’è solo da augurarsi che alla fine ci si possa fare una sonora risata. Anche se ho i miei dubbi in proposito…
    Apprezzata moltissimo l’ironia tagliente: certi personaggi alla Yunker bisognerebbe metterli a zappare, per recuperare, non due anni, ma una vita tesa a fregare il prossimo…..
    Un caro saluto

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      • Penso che ciò che sia venuto a mancare sia la sincerità, a sinistra come al centro: non si sa come fare fronte alla crisi. Dunque che lo si dicesse, invece di continuare a fare la figura di m… com’è successo alla sinistra ungherese, aprendo la strada al peggio del peggio di destra. La via della globalizzazione è una via di dolori e sofferenza per noi tutti. Allora che lo si dicesse chiaro e tondo, facendo in modo che finiscano tutte queste speculazioni e gare al ribasso. Un po’ di anni fa ci è stato detto che non erano più necessarie le contrapposizioni e le lotte di classe e che padroni e dipendenti erano sulla stessa barca. Adesso apprendiamo che sono i padroni che si incaricano di venirci a “salvare”con il compagno “Trumpov”… Ah che fine barbina per tanti liberal, sinistra e per noi!…

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  2. Intanto diciamo un eterno riposo al TTIP e poi… boh! Vedremo! Più leggo di queste cose e più mi convinco che stiamo ripetendo gli stessi errori che portarono alle due guerre mondiali del secolo scorso…e la cosa non mi piace.

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