Ballerino in mare!

Amiche e amici, a volte la realtà supera la più sfrenata fantasia e non mi riferisco, o almeno non solo, allo spettacolo dei nostri politici in campagna elettorale. Testimoni oculari mi hanno riferito di una disavventura occorsa ad una nave da crociera, vicino Taranto, dove ad un tratto la calma della navigazione è stata interrotta dall’urlo “uomo in mare!”. Sonnacchiosi turisti si sono affacciati dalle cabine (perlomeno chi aveva la cabina vista mare, perché ce ne sono interne che assomigliano abbastanza a loculi, e mi chiedo perché mai uno debba andare a fare un viaggio di piacere per rinchiudersi in uno sgabuzzino, ma tutti i gusti son gusti) scrutando le acque, nel buio calante, mentre il personale si attivava per la ricerca; il naufrago ad un certo punto non era più visibile ma l’occhio vigile di una passeggera, che incidentalmente è mia cognata, l’ha avvistato ed ha lanciato l’allarme. Del resto essendo lombarda il ruolo di piccola vedetta le si addice. Calata la scialuppa l’uomo è stato tratto in salvo; era forse un profugo in fuga da stenti e miseria, un turista ubriaco, un pescatore  caduta dal suo peschereccio? Niente di tutto questo, si trattava di un ballerino brasiliano facente parte del gruppo di animazione che funesta allieta le serate dei crocieristi: sembra che il giovane avesse litigato con la sua fidanzata ed abbia deciso di farla finita. Deve essersi buttato da un ponte abbastanza basso, perché mi riferiscono che non è nemmeno facile suicidarsi: dal livello di mia cognata infatti sarebbe caduto in quello sottostante, non in mare, e si sarebbe rotto qualche osso. Comunque una volta in acqua la temperatura deve avergli schiarito le idee, ed ha chiesto aiuto: una tragedia dell’amore evitata per un pelo! Una volta ripescato l’artista sembra sia stato licenziato (il contratto non prevedeva suicidi) e prontamente rimandato a casa: su quest’ultimo punto sono dubbioso, non credo che una compagnia di navigazione abbia il potere di decidere se una persona possa venire rimpatriata se lui non vuole, ma non ne sono certo. I commenti sui social vanno dallo sbeffeggio all’indulgenza riguardo la giovane età del protagonista (24 anni): chi non ha fatto qualche cavolata a quell’età? Naturalmente c’è chi si è scagliato contro l’autrice dell’articolo, che ha scritto che il brasiliano sarebbe stato “rispedito” a casa: e che è, un pacco, chiedevano i sensibili difensori del politicamente corretto?

Comunque amiche e amici, che devo dirvi, a me la notizia ha messo allegria: ho immaginato Miguel, uno dei personaggi delle mie storielle, buttarsi in mare per amore del trans Paio Pignola, e non è detto che prima o poi non glielo farò fare. Tra l’altro se continua così dovrò pure cambiare nome alla mia protagonista perché il nome è stato usurpato dalla moglie dell’ometto in maglietta verde, e comincia a starmi un po’ sulle scatole.

A proposito di oblò, la mia lavatrice deve aver ascoltato l’invito del governo ad accendere un solo elettrodomestico alla volta (non se ne intendono: già adesso per chi ha 3 kw di potenza, cioè quasi tutte le utenze domestiche, è pressoché impossibile accendere insieme lavatrice e forno, o lavatrice e lavastoviglie senza far saltare il contatore) e ha deciso di togliersi di mezzo. All’ennesima centrifuga, dal bagno si è sprigionata una puzza come di gomme di formula Uno bruciate, ed in effetti la guarnizione si è rotta ed incastrata con il cestello, il quale ha continuato a girare o almeno ci provava, spinto dal motore poco intelligente. Insomma, quando ho aperto il benedetto oblò ne è scaturita una fumata bianca poco rassicurante: il tecnico contattato si è espresso solo con un “ah”, preludio temo ad un salasso o ad una nuova lavatrice.

Che poi di salassi ultimamente basta andare a fare spesa: da anni si succedono inviti a consumare meno carne, e mi sa che questa è la volta buona: avete provato ad accostarvi recentemente al banco macelleria? Si sta sviluppando una nuova categoria di nomadi, quelli che girano tra un supermercato e l’altro in cerca delle offerte migliori.

Vi meraviglierete, amiche e amici, che non abbia parlato né di guerra né di elezioni né di regine defunte: se non altro fra una settimana due argomenti su tre ce li saremo lasciati alle spalle; l’altro invece, il più serio, è ben lungi dal terminare, anzi. Continuiamo a farci del male… A presto!

Si è salvato grazie ai galleggianti gonfiabili