Cronachette dalla zona rossa (V)

10 novembre

Notte d’inferno, amiche e amici, e non perché abbia mangiato pesante anzi, ci siamo dati al comfort food ovvero risi e bisi (con qualche salsiccetta per la verità), ma perché temevo di essermelo beccato. Si, sapete di chi parlo, Lui. Ieri sera ero stanchissimo, e mi ero ripromesso di andare a letto subito dopo I Soliti Ignoti, che seguo di sfuggita mentre faccio gli esercizi di russo sul telefonino. Vi svelerò un segreto, e cioè che quello di cercare di imparare una lingua con il telefonino è una fatica sprecata, insisto solo per tigna ma i progressi sono molto limitati, nonostante sia al livello 4 non sarei certo in grado di sostenere una conversazione ma forse nemmeno di spiccicare due parole. Un vecchio amico di blog, pace all’anima sua, mi diceva che il modo migliore per imparare il russo è a letto con una madrelingua, metodo che mi è precluso per ovvie ragioni, dato che la mia consorte maneggia con maestrìa le cesoie da giardinaggio.

Finiti gli esercizi mi sono messo a piegare calzini e mutande; mai come in questo periodo mi rendo conto dell’eccesso di pulizia della nostra civiltà, quando ero bambino le mutande le cambiavamo una volta la settimana, quando facevamo il bagno, adesso settimanalmente me ne trovo una catasta e mi viene il sospetto che qualcuno ne indossi più paia alla volta. Vi chiederete come mai quest’incombenza tocca a me? In realtà non so nemmeno io come sono arrivato a questo punto, appena sposati non era assolutamente mio compito avere a che fare con biancheria intima, ma mi sono dato la zappa sui piedi da solo perché una volta mi sono offerto di farlo e da allora è stata la fine. Dice che come le piego io non le piega nessuno…

Purtroppo ho commesso l’errore di iniziare a guardare Report di Sigfrido Ranucci, su Rai Tre, un ottimo programma di inchiesta che ogni settimana tira fuori le peggio cose, come direbbero a Bolzano, ed uno si aspetterebbe che il giorno dopo rotolassero teste, fioccassero denunce, saltassero poltrone e invece niente. In questo paese anestetizzato non succede niente… Ieri la puntata era sulla gestione del Covid in Lombardia, dove nella fase acuta di marzo-aprile i responsabili degli approvigionamenti si sono persino dimenticati di ordinare dei presidi medici indispensabili, e gli altri li hanno distribuiti con criteri assolutamente burocratici, senza considerare chi ne avesse più bisogno; hanno parlato della partita Atalanta-Valencia che avrebbe dovuto essere sospesa ma the show must go on, e così 36.000 bergamaschi si sono catapultati a San Siro con più di 100 pullmann ed al ritorno hanno contagiato tutte le valli, altro che vecchietto che l’aveva preso al bar, come ci hanno  raccontato per mesi; ed infine quest’estate forse ancora più grave la decisione della giunta regionale sarda di tenere aperte le discoteche quando già il contagio era scoppiato. Per non danneggiare gli operatori del settore, confessano ora, hanno impestato l’Italia intera, perché i turisti tornati indietro hanno diffuso il virus; e avrei molto da dire sulla sanità mentale della gente che va in Sardegna per sgrullarsi in discoteca a Porto Cervo, paese che raderei al suolo senza alcun rimorso. Io gli toglierei il diritto di voto, la patente e persino la patria potestà, altro che anziani che non servono allo sforzo produttivo, sono questi che dovrebbero essere isolati dalla comunità civile… Per aiutare chi, poi? Società che sono scatole cinesi, con sedi fantasiose in paradisi fiscali e che non pagano una lira di tasse in Italia: a chi servono? Non sarà mica che questi amministratori invece di pensare agli “operatori del settore” hanno pensato alle loro tasche? E ai loro cittadini ci hanno pensato? Perché oltre quelli che hanno fatto morire c’è poi che la stagione è finita, perché i turisti se ne sono scappati tutti: un bel risultato, complimentoni! Mi rallegra comunque che tutti questi personaggi ora non dormano sonni tranquilli perché la magistratura gli ha messo il fiato sul collo e chissà che non li aspetti una bella cella con vista sul Golfo di Orosei…

Purtoppo la stanchezza e la rabbia mi hanno giocato un brutto scherzo; a letto non riuscivo a scaldarmi ne a dormire, e cominciavo ad avere la sensazione di respirare male; mi sarò alzato una decina di volte per andare in bagno, mi sembravo l’omino del Prostamol, e stamattina mi sono ritrovato con febbre, mal di gola e mal di testa. Stavo pensando già dove potermi mettere in isolamento quando, sarà stata la fifa, ma dopo colazione mi è passato quasi tutto; dopo svariate chiamate sono riuscito a contattare la dottoressa che mi ha tranquillizzato ma ha anche detto che se dovesse salire la febbre devo chiamare il numero dell’Ats o del Ministero (Speranza in persona?).

Stasera comunque non mi fregano: una commedia qualsiasi e non guarderò nemmeno il TG, che io voglio dormire tranquillo! A domani amiche e amici, o almeno spero…