Tutti insieme appassionatamente

Cronachette dell’anno nuovo (12)

Incredibilmente non ho ancora ricevuto la chiamata dal presidente del consiglio incaricato. Ritengo sia un’ingiustizia, in mezzo ai capaci e meritevoli avrei fatto la mia porca figura. Che spreco di ingegni! Tra Calenda e Tabacci, i Quattro più Quattro di Nora Orlandi, Belfagor il fantasma del Louvre, Giancarlo Giorgetti e Gigliola Cinquetti, Scaramacai e gli Inti Illimani, perché solo io no? Non mi pare di aver fatto niente di male. Se è necessario posso cambiare bandiera non una ma mille volte: mi volete renzusconiano? Voilà! Comunista ma anche fascista, stile Antonio Pennacchi? Eccomi qua! Revisionista il tanto che basta, perché no? Abiuro, abiuro! Xenofobo inclusivo, solidale quel tanto che basta? Non pongo pregiudizi! Sovranista europeista? Sono sempre stato per la sovranità  europea! Ecologista per il ponte sullo stretto, socialista liberista, keynesiano e friedmaniano, viva la flat tax progressiva! Onesto cum grano salis, non incorruttibile: non ho tutte le carte in regola? Aggiungete un posto a tavola, per la miseria, se occorre porto crescia e ciauscolo o casseula e polenta, l’appetito non mi manca. Possibile che al ministero della transizione verso la Felicità Universale non ci sia uno strapuntino? Non chiedo nemmeno una poltrona, l’ho appena acquistata, me la porto da casa. Fino a ieri ho gridato bravo Conte, ma se occorre posso urlare Conte cacca-pupù, Conte culo e chi non dice culo culo; il mio ideale è non avere ideali, basta che sia piena la panza, come si fa a dire che non sono abbastanza meritevole? Ditemi cosa c’è da fare, sono pronto a fare whatever it takes, cattolico ma protestante, musulmano e indù, pacifista bellicoso: nel più ci sta il meno! Presidente che fa, mi chiama lei o la chiamo io?

Le signorine stanno presentando il CV per accedere ad un posto da sottosegretario