Cronachette dell’anno nuovo che assomiglia tanto al vecchio (7)

Amiche e amici,

qualche nota positiva nella settimana passata c’è: Sanremo è finito. Ha vinto Marco Mengoni, vittoria annunciata ma direi meritata. Come giudice però non sono molto attendibile: ho sentito solo la sua canzone, e per caso…

Per il resto stendiamo un velo pietoso: le elezioni regionali sono andate come previsto, con la vittoria della destra sia in Lazio che in Lombardia, e se nel primo caso potrei anche accettarlo come ricambio fisiologico, in Lombardia non mi do pace: che meriti riconoscono i lombardi a Fontana per rieleggerlo? La gestione della pandemia è stata penosa, e secondo alcuni criminale; la sanità pubblica è in declino pauroso, basta guardare le attese per ottenere un esame, o le file ai pronto soccorso, mancano i medici di base: davvero questa è l’eccellenza? E’ anche vero che a votare è andato solo il 40% degli aventi diritto, e questo dovrebbe farci ragionare sulla qualità della nostra democrazia e dei nostri rappresentanti. Ma del resto, perché meravigliarsi? Secondo i sondaggi il 70% degli italiani è contrario all’invio di nuove armi in Ucraina, ma il nostro governo ed il parlamento se ne fregano: questa è democrazia? L’unico rimasto con un po’ di sale in zucca sembra essere Berlusconi, che è tutto dire. Infatti i popolari europei vorrebbero buttarlo fuori (solo lui però, non il suo partito: non hanno ancora capito che il partito è suo?).  Ragioniamo seriamente: la nostra Costituzione vieta di risolvere le controversie internazionali con la guerra.  Ma noi continuiamo a mandare armi, dicendo che solo così si costringeranno i russi a negoziare. Ma i russi è da febbraio che erano disposti a negoziare! E’ chiaro che ora è sempre più difficile, ad ogni nuovo invio ed a ogni nuovo annuncio è sempre peggio. Macron ha detto ieri che la guerra sarà ancora lunga. Finora i dati più o meno ufficiali sono di 60.000 morti russi e 270.000 ucraini. Una generazione… quanti ancora ne servono?

Intanto il conto delle vittime del terremoto in Turchia e Siria aumenta di giorno in giorno: ormai i morti hanno superato i 40.000, e non è finita. E’ osceno, lo ripeto, il livello dell’informazione su questo dramma, relegato a quarta-quinta notizia del Tg, perennemente dopo le sparate di Zelenskji. La Russia ha mandato tonnellate di aiuti, Biden sta ancora a cincischiare se togliere o meno le sanzioni alla Siria. Noi abbiamo mandato la protezione civile, e ci affidiamo come al solito alla Caritas.

Sono un po’ depresso, lo ammetto, perché ieri sono andato ad un funerale, ed è già il quarto quest’anno; se si aggiunge anche la scomparsa di Guido Sperandio, un altro amico anche se virtuale (ma che vuol dire poi virtuale? Nei blog si è meno reali perché non ci si frequenta di persona? Nell’epoca del metaverso e dello smart working forse sono più reali questi rapporti di quelli “fisici”…), l’anno non promette bene.

Ma qualche notizia buona c’è: finalmente sul lago di Como si stanno collaudando le paratie! Ricorderete quell’opera che doveva essere faraonica, sul modello del Mose di Venezia, ridotta poi per colpa di un pensionato che stava pisciando il cane e si è accorto, sbirciando tra le staccionate che coprivano i lavori, che si stavano innalzando dei muri che avrebbero impedito di vedere il lago: caso nazionale, processi, lavori sospesi, corte dei conti… insomma dopo 15 anni (quindici!) sembra che, con un progetto molto ridotto e molti milioni buttati inutilmente, le paratie vedranno la luce. Peccato che ormai piove così poco che c’è il problema opposto, ovvero il problema non è la troppa acqua, ma la troppo poca … e il problema è generale, perlomeno al nord: laghi e fiumi sotto i livelli di guardia, montagne con neve scarsa che non garantiscono che a primavera ci sia un giusto approvvigionamento. Questi si gingillano con le armi, quando bisognerebbe pensare ai pozzi, agli invasi, alle dighe, a rifare le condutture che dagli acquedotti portano l’acqua in casa.

Infine il mio personale aggiornamento sull’inflazione: l’indice Sweppes è in aumento, essendo passato il prezzo a 2,59 rispetto all’originario 1,85: +40%! Per non parlare della bolletta del gas che è arrivata a mia suocera, per i mesi di dicembre e gennaio: 965 euro, in due anni si è triplicata. Tra poco qualcuno dovrà decidere tra lo scaldarsi e il mangiare. Ma Gentiloni ieri da Lilli Gruber diceva che grazie alle loro azioni il prezzo del gas è drasticamente diminuito: alla faccia! Si vede che le bollette lui non le paga…

Bene amiche e amici, perdonatemi se vi ho angustiato ma era per farvi sapere innanzitutto che sto bene, e in questo periodo frequento sporadicamente questo spazio a causa di problemi di lavoro e soprattutto di contratto che mi impegnano. Ma dovrebbe andare tutto a posto a breve… nel frattempo qualche puntatina di Olena è pronta (almeno nella mia testa), si tratta di buttarla giù.

A presto!

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47 pensieri su “Cronachette dell’anno nuovo che assomiglia tanto al vecchio (7)

  1. Da lombarda ho capito che i lombardi hanno già dimenticato la questione covid o hanno dato la colpa al governo centrale. L’unica cosa che mi consola, solo un po’, è che la lega sta perdendo punti, almeno dove abito io. La destra ha vinto grazie al partito della Meloni. La cosa non cambia molto, in effetti. Ma è una magra consolazione. Buon fine settimana Gio.

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    • I lombardi sono monotoni e hanno la testa dura, da trentacinque anni votano sempre gli stessi e poi si lamentano dei disastri che fanno. Nelle valli della bergamasca però la lega ha tenuto, ed è dove c’è stato il disastro più grosso… Sì loro danno sempre la colpa agli altri, al governo centrale, all’Europa; la gente ha la memoria di pesci rossi, anzi meno, ed eccoli ancora lì.

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      • Quando ho letto i risultati dei voti mi veniva da piangere proprio perché io abito in una delle valli bergamasche alle quali ti riferisci tu. Nel mio paese, il primo in assoluto con un sindaco leghista, anni e anni fa, la lega ha tipo 200 voti meno di fratelli d’Italia. E, questo, è un dato che mi fa riflettere.

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        • Ci credo che ti veniva da piangere… Tanta gente è sempre alla ricerca dell’uomo della provvidenza: prima Berlusconi, poi Salvini, ora Meloni… in più diciamocelo, c’è anche una forte componente di xenofobia e chiusura mentale. E poi c’è anche un problema dall’altra parte, che non riesce a parlare e fare proposte convincenti e presentare personalità carismatiche. Però non piangere, non ne vale la pena… il lavoro come va, si muove qualcosa?

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          • Soprattutto chiusura mentale e l’ho provata molto spesso sulla mia pelle. Per quello che riguarda il lavoro è tutto fermo. Ed è un peccato. Ma prima o poi qualcosa arriverà. Grazie per avermelo chiesto. Un abbraccio e buona serata

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  2. E tutto inverosimilmente assurdo però e la realtà . Ma tu non sei depresso ,sei normale ed hai scritto quello che avviene . Mondo distopico leggo, io vedo il caos e lo temo assai .
    Non faccio annunci catastrofici tanto è un continuo, solo non posso credere che andrà meglio e non me lo tengo più ,almeno in questo spazio in cui siamo tutti adulti . Finisce tutto a schifio e vado leggera con il linguaggio !
    Fintanicchio per me è un ominicchio , però lo vediamo sempre lì a fare la mummia ,orrore !
    Siamo pieni di mummie sproloquianti. E dove si scappa amico mio ,con l’aria che tira …

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  3. Fai bene a sfogarti, almeno qui dove trovi voci concordanti. Quassù non riesco a capire cosa pensa l’uomo comune. Il mio vicino crede a ciò che la sua tv gli racconta e anche qui vige la regola del russo cattivo e zelenski buono. Mi dicono che c’è un acutizzarsi di gravi malattie che sembravano sconfitte o infarti ed emorragie cerebrali. Vabbè io son complottista e sai quale credo ne sia la causa.
    In compenso la siccità non è un problema, piove spesso e in abbondanza.
    Ieri mio fratello mi ha ricordato che nei nostri cieli del Vercellese – casalese si vedono spesso le scie a scacchiera nei cieli. Le vedevo spesso anche io. Cosa siano non mi è dato saperlo, di sicuro da quando sono qui non ne ho mai, dico mai, viste. In più di un anno. Che abbiano a che fare con la scarsità di piogge? Ai posteri, se ce ne saranno, l’ardua sentenza.

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    • Yes, Guido died. I knowed him only for his blog, and dialogues on some my posts… But he was a writer and copy-writer, and wrote many books; I don’t know exactly his age, but he was aged… He told me that in the past he fight with a cancer; I regreat don’t search before informations about him, but I thinked It was his privacy. He did not write a lot in his blog, maybe he was tired. A friend, with different points of view, sometime, but always stimulating…

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