Cronachette dallo zoccolo duro (7)

In questi giorni sono in preda ad una sottile forma di depressione. Giovedì sera siamo stati a cena da una coppia di amici, nel loro giardinetto: cena frugale con pasta fredda, formaggi e affettati, gli argomenti di conversazione sono stati il Green pass, l’Afghanistan e malattie varie. E daje a ride! Per di più, mentre attaccavamo il gelato ci ha raggiunto la telefonata di un’amica che stava tornando di corsa dalle ferie perché la badante del suocero era stata trovata in casa senza vita. La poverina aveva 75 anni, quindi avrebbe avuto quasi diritto lei ad un badante, ma si arrabattava a fare diversi lavoretti; apparentemente non stava male economicamente, aveva un paio  di pensioni, ma pare avesse comunque problemi: insomma, si è suicidata. Ora, a me l’idea di arrivare a 75 anni e fare da badante ad uno di poco più anziano di me, ed arrivare per giunta non so per quale motivo a togliermi la vita, mi ha messo una tristezza infinita.

Tristezza che ho cercato di combattere sabato sera uscendo a mangiare una pizza con altri amici, nel posto dove ci eravamo rifiutati di andare a Ferragosto: primo turno alle 19, alle 21:15 abbiamo dovuto lasciare il posto al turno nuovo, come in una catena di montaggio. Che squallore non poter rimanere seduti a chiacchierare quanto si vuole! O forse no: tanto gli argomenti qui erano stati Green Pass, Afghanistan e una anziana zia di 98 anni (appena operata al cuore: ma quanto diamine deve campare la gente?) che è convinta che un vicino cinquantenne sia innamorato di lei e non si sposi solo per non farle dispiacere. Tutto può essere, l’animo umano è un abisso. Io comunque dopo i primi scambi di battute (“ma che aspetti a vaccinarti?”) ho staccato il cervello e mi sono concentrato sull’Inter, che al debutto in campionato e senza Lukaku che se ne è andato per andare a guadagnare 12 milioni a stagione (chiamalo scemo!) ha rifilato quattro pere al Genoa.

Visto che non si poteva rimanere a fare quattro chiacchiere siamo andati in un bar dove si potesse stare all’aperto (per colpa mia) e lì almeno, complici i drink, gli argomenti sono stati più leggeri, ovvero le ferie di chi ancora non è partito: Lampedusa. Bellissima, per carità, stando ai racconti di chi ci è stato, specialmente anni fa: ma a me che il mare stufa figurarsi se attira andare al mare e per di più su un’isola. A meno che non si parli di Sicilia o Sardegna, ma quelle non sono isole, sono continenti. Uno degli amici, fiorista, dice che l’anno scorso il giro d’affari è aumentato molto a causa (o grazie) ai funerali. Come dire, quello che per uno è una disgrazia, per un altro può essere una fortuna…

Domenica, in cerca di relax, siamo andati a fare una passeggiata al lago di Segrino, vicino Canzo; passeggiata organizzata da una associazione del posto, ed io pensavo fosse una cosa tranquilla invece ci siamo ritrovati ad arrampicarci a mezza costa su un sentiero aperto dagli alpini e usato nel passato dai contrabbandieri: io con i vestiti della festa e mia moglie in sandali, come due sventurati turisti tedeschi. Il resto del gruppo era attrezzato con scarpe da trekking, bastoncini e zainetto con borraccia, evidentemente sapevano qualcosa che noi non sapevamo: alla fine eravamo stravolti, oltretutto mi è toccato anche tenere tutto il tempo la sua borsetta e sa solo Dio cosa mettano le donne nelle borsette, se mi avvisava che c’era il frigorifero portavo un carrello… i posti sono comunque molto belli, del bosco ho visto poco perché ero troppo occupato a guardare dove mettevo i piedi; alcuni della comitiva discutevano di felci, carpini bianchi e rossi, ciclamini e narcisi: interessatissimo, infatti io non vedevo l’ora di tornare alla civiltà per bermi una birra fresca, ma chi se ne importa dei carpini, dei frassini e di arbusti autoctoni! Mi è dispiaciuto, quello sì, apprendere che una volta la zona era tutta terrazzata per la coltivazione della vite: che spreco. Ora il bosco ha ripreso il sopravvento, cerbiatti e cinghiali scorrazzano. Alla fine della camminata siamo stati ospitati in una bella struttura dove una simpatica signora ha aperto una casa vacanze e coltiva erbe aromatiche; pare che la lavanda tenga lontani i cinghiali. La donna ci ha mostrato come fare una talea e ci ha fatto assaggiare del formaggio caprino mischiato con l’erba cipollina da lei coltivata: una squisitezza, anche se a quel punto avevo una fame che mi sarei mangiato anche la capra.

Stamattina, mentre stavo lavorando, ha suonato un corriere che mi ha detto che doveva consegnarmi un pacco e lo lasciava all’ingresso: ormai fanno così, ed è già tanto che non lo tirino. Sono sceso in tempo per vederlo partire, e sono rimasto male: alla guida del furgone un anziano, ed al suo fianco una donna, credo la moglie, ed era lei che consegnava i pacchi.

Amiche e amici, leggevo stamattina che si sta pensando di iniziare a vaccinare contro il Covid anche i bambini di 6 anni. A me sembra pazzia pura, e non capisco come un medico e specialmente un pediatra possa in scienza e coscienza sostenere una simile scelta. A meno che non stiano preparando un rastrellamento come ai bei tempi: per ogni ultrasessantenne non vaccinato che non si presenta, vaccineremo dieci bambini…

Sul lago si possono fare tanti sport, se si ha l’abbigliamento adatto

21 pensieri su “Cronachette dallo zoccolo duro (7)

    • I medici ne dicono tante… io questi vaccini, e sottolineo questi, ai bambini non li farei fare., Non vedo perché metterli a rischio di qualche conseguenza, anche grave, e per salvare chi poi? I nonni? Se qualche genitore se la sente, si accomodi. Visto che finora si è sempre parlato di rischi-benefici, mi aspettavo una valutazione di quanti bambini si sono ammalati gravemente di Covid (pochissimi, a quanto ci hanno raccontato finora) e quanti rischi di effetti collaterali ci sono. Se no, è proprio un fare a fidarsi, non ci vedo niente di scientifico. Sugli argomenti più seri, per essere onesti la ragazza del pedalò non l’ho vista, sarei stato più contento… la signora ci ha raccontato che all’inizio aveva aperto un agriturismo, ma poi gli animali (cinghiali, cerbiatti) gli mangiavano tutto il raccolto, e le faine gli ammazzavano tutte le galline. Così si è messa a coltivare erbe aromatiche… ha anche uno chef che va a cucinare, quando ci sono degli eventi, ci ha parlato di tempura proprio con le erbe che coltiva, mi ha incuriosito, prima o poi in uno di quegli eventi mi ci devo infilare…

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  1. E dai, cos’è la pubblicità di un natante? Dove sono le appetitose signorine di un tempo?
    Non bastasse: c’è anche la badante che doveva essere badata… mah… aggiungi Afghanistan che già si aggiunge al Covid e relative strategie…
    eh, sì c’è da restare tra il perplesso e il depresso…
    Alla prossima, non senza un buon bicchiere nel frattempo (che solo il cielo sa se non ci vuole e basta!)

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    • La ragazza è una sportiva, non apprezzi? Non è appariscente, ma di sostanza. Io un giretto in pedalò ce l’avrei fatto, se la borsetta non me l’avesse impedito. 🙂 Il bicchiere di quello buono per fortuna non manca, anzi devo dire che, siccome le bisbocce sono state vietate, la scorta è abbastanza cospicua. Alla salute!

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        • No no, avevi capito bene, purtroppo… la ragazzotta non c’era. L’età media dei passeggianti era molto più alta, e di aspetto decisamente meno atletico. Del resto abbiamo pagato 15 euro per fare una passeggiata che avremmo potuto fare da soli gratis, se solo ne avessimo avuto voglia: i giovani sono più furbi…

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    • Ecco perché in Provenza non ci sono cinghiali! 😂 È vero, non si finisce mai di imparare. La signora diceva che anche ai caprioli le erbe aromatiche non piacciono, probabilmente hanno un odore troppo forte che li disturba… tranne il timo, che usano come cuscino per dormire. Dovrò passare gli appunti a Piero Angela!

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      • Più che Piero Angela, dovresti informare la Raggi. Magari implementando la coltura di lavanda in ogni angolo di Roms, riescono a risolvere il problema di questi ingombranti suini infestanti. Possibile che non ci abbiano pensato fino ad ora?

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        • Ah, ah, mi piace il lapsus Roma-Roms… ma povera Raggi, oltre alle buche e alla monnezza anche i cinghiali? Oddio qui ne abbiamo a bizzeffe, dovremmo piantarne un bel po’ anche noi… si riproducono come conigli ‘sti cinghiali! Te l’avevo detto che a un mio amico gli è piombato in giardino dal cielo? (la sua casa è vicina al bosco, questo è passato sotto la rete di recinzione ed è piombato di sotto saltando il muro di un paio di metri… è atterrato parecchio acciaccato. Il mio amico l’aveva dato per morto e ha chiamato i guardacaccia, ma nel frattempo questo si è ripreso e traballando ha iniziato a scavargli le aiuole. I guardacaccia lo hanno abbattuto in modo cruento e si sono portati via la carcassa: sarà finito con la polenta? Lo spero)…

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  2. Io mi sono imposta l’allontanamento spontaneo dai miei simili e mi dedico alla contemplazione delle fughe nelle piastrelle: ha un inaspettato effetto calmante, soporifero direi, e apre la mente meglio delle porte dei Doors. Vedo l’arcobaleno, ma non quello gay, bensì quello al neon, psichedelico, dandomi tutte le risposte. Poi arrivano i gemelli e tocca tornare alla dura realtà.

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