Cronachette dallo zoccolo duro (1)

Amiche e amici, dopo una breve vacanza ritemprante eccomi ritornato e, contrariamente a quanto mi ero ripromesso, apro una nuova rubrichetta di cui sicuramente (non) sentivate la mancanza. In verità devo ringraziare la ministra senza portafoglio agli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, che mi ha tirato in ballo: infatti, nonostante la campagna vaccinale prosegua senza sosta, tanto che i numeri dei decessi sono esattamente uguali se non leggermente peggiori a quelli dell’anno scorso quando i vaccini non c’erano, manca il guizzo, il colpo di reni che chiuderebbe finalmente la partita. Come mai, ci si chiede, sarà forse per i pasticci comunicativi, Astrazeneca sì/no, prima ai vecchi poi ai giovani poi ancora ai vecchi, sarà perché gli approvvigionamenti scarseggiano, perlomeno nella eccellente Lombardia, e quindi si sono dovute frenare le prime somministrazioni per garantire i richiami, sarà per la campagna forsennata del liberi tutti? Niente di tutto questo: la colpa, i responsabili, sono stati individuati in quei quasi due milioni e mezzo di ultrasessantenni (o per la precisione dai 60 ai sessantanove anni, lo zoccolo duro appunto l’ha chiamato la ministra) che pervicacemente si stanno rifiutando di farsi vaccinare. Renitenti alla leva, disobbedienti incivili, menefreghisti, egoisti, insensibili alla chiamata della Patria (proprio ieri Biden ha detto che la cosa più patriottica che può fare un americano oggi è farsi vaccinare; la seconda è consumare come se non ci fosse un domani, aggiungo io, e un domani non ci sarà veramente se continuano così, già si sono ritrovati con temperature vicine o sopra i cinquanta gradi, ma prendere coscienza che in gran parte di questi cambiamenti è proprio colpa loro non se ne parla). E se questi arzilli sessantenni fossero invece dei resistenti, o semplicemente avessero degli anticorpi temprati all’acciaio? Comunque, la ministra non si sa a che titolo ha detto che andremo convinti. Lì per lì mi è sembrato un messaggio vagamente mafioso ma poi mi sono rasserenato, saranno coinvolti i medici di base e i farmacisti. Se la mia dottoressa dovesse chiamarmi a casa le userei lo stesso trattamento che mi riserva lei: non risponderei, oppure le direi di richiamare più tardi, quando ovviamente non ci sarò, oppure di prendere appuntamento con la mia segretaria. Tra l’altro ha cambiato studio a fine giugno e nemmeno l’ha comunicato agli assistiti, figurarsi. Dei medici di base poi in Lombardia almeno c’è grande penuria: quelli andati in pensione si fa fatica a rimpiazzarli, grazie alle politiche delle amministrazioni di centrodestra (nelle quali si sono distinti i ciellini, a partire da Formigoni) che si sono susseguite e hanno puntato tutto sulle privatizzazioni. Così tra qualche anno (ma anche adesso) avremo un’assistenza come in Nigeria: se lo puoi pagare ti prendi un dottore, altrimenti ti attacchi.

Se poi volevate rendermi minimamente bendisposto potevate fare a meno di togliere il cashback a due giorni dal rinnovo, come ladri nella notte: oh, certo, con quei soldi si faranno tante cose più necessarie, già me le vedo. Intanto i primi effetti dello sblocco dei licenziamenti già si vedono: dopo soli due giorni la Giannetti ruote di Ceriano Laghetto ha licenziato 153 operai, che fino alla settimana prima facevano gli straordinari.

Però non si dica che sono uno che impone le proprie scelte alla sua famiglia: mia moglie ha già fatto entrambe le dosi, e domenica si è vaccinato anche mio figlio. Devo dire che sono stato un po’ in apprensione, specialmente perché è stato dentro il centro vaccinale più  di un’ora e cominciavo a pensar male: tutto bene, solo dolore al braccio, continuo però ad avere notizie di amici e conoscenti con conseguenze certo non gravi ma sicuramente fastidiose, come mal di testa, nausea, stanchezza, a volte protratte anche per una settimana.  

Qualche centinaio di operatori sanitari ha fatto ricorso contro la decisione del precedente governo di rendere obbligatoria per loro la vaccinazione (unici in Europa, sembra) pena il demansionamento o addirittura il licenziamento. A suo tempo mi permisi di esprimere qualche dubbio, e secondo me alla fine questi avranno ragione e giustamente dovranno essere anche risarciti: del resto proprio ieri in Tv un esperto (ma quanti ce ne sono? E il bello è che dicono tutto e il contrario di tutto, come e peggio dei politici: come si fa a fidarsi?) diceva che il vaccino non evita di contagiarsi e di trasmettere il contagio, ma salva solo dalle complicazioni gravi: quindi, dico io, il fatto che un medico contagi un ammalato non dipende dal fatto che si sia vaccinato o meno, cosa che protegge solo lui, ma dal fatto che in quell’ospedale si rispettino tutti i protocolli di isolamento, disinfezione, sanificazione…

In questi giorni impazza l’Europeo di calcio, ma ne parlerò a bocce ferme: auguri intanto all’Italia, arrivata in semifinale con merito, il gioco di passaggini a me personalmente non piace, giochiamo praticamente senza centravanti, conosco meno della metà dei giocatori ma si è andati avanti, bravi.

L’altro tormentone sono le notizie sulla salute del Papa. Io ammiro, stimo e sono devoto di Papa Francesco,  ma sinceramente questo indugiare sulle condizioni del suo colon mi sembra assurdo, irrispettoso direi, e non credo che Lui ne sia così contento. I cristiani gli dimostrerebbero più vicinanza ascoltando quello che dice, specialmente quando parla di mercato che uccide e economia dello scarto, e pregando un po’ di più, non aspettando il bollettino medico del Gemelli…

Intanto è morta Raffaella Carrà. In punta di piedi, senza clamori, non ha fatto trapelare nulla della sua malattia, ha lasciato la scena con grande eleganza e classe. Mi è dispiaciuto molto, come se fosse mancata una di famiglia e un poco lo era: mia zia Emanuelita infatti ai tempi di “Pronto Raffaella” ha chiamato più volte per cercare di indovinare quanti fagioli ci fossero in quel vaso, e per un paese dove si conoscono tutti era stato un momento di gran fama. Mia zia ormai sta più di là che di qua, chissà se si ricorda ancora quelle telefonate; tra poco la raggiungerai, zì, e così finalmente saprai quanti fagioli c’erano.

Amiche e amici, vi lascio perché anche se non ne ho molta voglia devo anche lavorare; la prossima volta vi racconterò della vacanzina, sempre che la Gelmini me lo permetta. A presto!

33 pensieri su “Cronachette dallo zoccolo duro (1)

  1. Ohhhh, rieccoti. Ti aspettavo, in questo deserto di voci degne, accusavo la tua latitanza.
    Da tempo ho fatto Pfizer 1 e 2, e devo dire che non solo io, ma anche nella cerchia delle conoscenze (tra cui parecchi Astrazeneca) non risultano reazioni spiacevoli, tranne un caso di vomito la stessa sera salvo normalizzazione i giorni successivi. Non so che dire… Covid o no, la vita è bizzarra e gli esseri umani non possono essere da meno.
    La Carrà e il Papa, già. Beh, sempre meglio delle cronache con l’ultima battuta di Salvini… o dell’ultima “virale” dai social…
    Invidio la mia gatta.

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    • Decisamente i due Mattei sono insopportabili, e sono contento di esserne stato alla larga per una settimana; purtroppo stavo entrando in crisi di astinenza ed oggi ho comprato il giornale, non l’avessi mai fatto. I gatti ci compatiscono, a volte, e non hanno torto.

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  2. Qui in Campania invece, il Governatore, che come idea di democrazia non ha nulla da invidiare a Erdogan, non cede sulla questione delle farmacie, che pure sono pronte da mesi. Poi quando il Generale ha parlato di problemi di comunicazione, chissà perché, mi è venuto in mente il sergente di Full metal jacket.

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    • Qui si stanno preparando effettivamente le farmacie per fare le vaccinazioni (non tutte), anche la mia ho visto che si sta attrezzando, non so come faranno con la conservazione dei vaccini, non credo che abbiano le apparecchiature per mantenerli a -40 o quel che serve, posso sbagliarmi però… certo la sensazione è che nei prossimi anni il richiamo sarà inevitabile, sostituirà quello dell’influenza? O faranno una specie di bivalente? vedremo, di sicuro non rinunceranno di buon grado ad un affare così grosso…

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        • Io non ci capisco più niente da tempo. So che qua tra poco non ci saranno più medici di base, dopo che per anni hanno limitato l’accesso, ed hanno fatto assistere fino a 1700-1800 persone da un dottore. So che in questo anno dove tutto si è concentrato sulla pandemia, tanti ci hanno lasciato le penne perché semplicemente non sono stati curati. E a tutt’oggi non so se stai vincendo il vaccino o semplicemente l’estate. Poco fa sentivo che Pfizer è meno efficace sulla variante del 30% in meno di quanto avevano sostenuto, ma quante balle sparano? In tutto ciò, non sto seguendo il tour de France… adesso passo da te per vedere che ci dici!

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  3. Del resto Draghi è stato messo lì per rimettere le cose a posto:togliere il blocco ai licenziamenti, chiudere il cash back per dare questi soldi alle imprese come strapuntino, in attesa dei fondi che le sfameranno per i prossimi anni:che dobbiamo fare se abbiamo una classe imprenditoriale di sanguisughe?

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  4. Piccola annotazione sui vaccini. Sarà che a sud siamo più temperati ma quale che fosse la marca salvo alcuni casi di febbrona con astrazeneca il primo giorno è fatta salva talvolta una leggera nausea a Roma/Lazio nessun problema.
    2. Ero contraria al Cash back come metodo di ‘educazione’ A non usare il contante. Mi prenderò i miei €150 come e quando arriveranno e mi auguro che vengano spesi bene quelli che non ci arriveranno x il 2021.
    Last but not least Raffaella Carrà che se n’è andata in punta di piedi senza spettacolarizzare la sua malattia. Grande donna e artista poliedrica.
    Mi chiama il mio prosciutto e melone e scusami se mi congedo pronta alla partita dell’Italia almeno ci dia la soddisfazione Io ora Vittoria🥂🥂🥂

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    • Il cashback per me è stato un regalo insperato, dato che le carte le uso da sempre; però se è stato introdotto per un motivo non mi pare serio toglierlo per risparmiare, senza valutare se il risultato si sta ottenendo o no. Poi voglio vedere questi soldi chi li prenderà, verranno usati per chi sta peggio, per i servizi sociali? Lo dubito, ma come sai sono prevenuto, non ho nessuna fiducia in questa accozzaglia di migliori. Per l’Italia incrociamo le dita ma mi pare che la Spagna finora stia giocando meglio, per fortuna non tirano quasi mai in porta…

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