Cronachette dell’anno nuovo (18)

Amici e amiche, la sensazione è che la situazione stia precipitando. Oggi la nostra direttrice del coro è risultata positiva, lavora in Posta e nel suo ufficio sono risultati positivi in sei, lei sostiene perché c’è gente irresponsabile che se ne frega degli altri, e non stento a crederlo. C’è gente che se ne frega di tutto, basta vedere lo stato dei marciapiedi…

Per fortuna martedì non abbiamo fatto le prove,altrimenti ci saremmo dovuti mettere tutti in isolamento; però domenica abbiamo cantato, pur distanziati, se fosse già stata indetta avrebbe potuto contagiarci? Lo scopriremo a breve. Io dovrei essere immune, comunque. Dovrò decidermi a fare il controllo degli anticorpi…

Ieri è morto di Covid un signore che era un’istituzione nel quartiere, un ultraottantenne con una gran verve e la battuta pronta, da giovane era stato attore ed ancora oggi animava le tombole in parrocchia, quando ancora si potevano fare, o le aste di incanto dei “canestri”, ovvero delle vere e proprie aste a scopo benefico, un tempo molto partecipate, dove le persone risparmiavano tutto l’anno  i soldi per poi andarli a donare in quella giornata, facendo finta di litigare per aggiudicarsi un salame, o una bottiglia di vino. Una beffa, adesso che era quasi arrivata la sua ora di vaccinarsi, anche se la nostra Asl sembra l’ultima della Lombardia in quanto a vaccinazioni.

A proposito di vaccinazioni un mio collega romano mi ha detto che la sorella, maestra, ha fatto la prima dose di Astrazeneca ed è indecisa se fare la seconda; un ex collega di Parma, settantenne, avrebbe dovuto vaccinarsi questa settimana ma, dato che nel foglietto che gli hanno consegnato c’è scritto che il vaccino (sempre Astrazeneca) copre al 59% e dovrà comunque mantenere mascherine etc. e in caso di contatto con positivi deve rimanere in isolamento fiduciario, ci ha rinunciato dicendo “chi me lo fa fare di rischiare un trombo per continuare a fare quello che facevo prima?”. Era prevedibile che finisse così, poi c’è chi dice che c’è stato un eccesso di drammatizzazione, chi parla di complotto ai danni di Astrazeneca perché è il vaccino che costa meno: ognuno si regoli come crede, signori, io come ho detto aspetto lo Sputnik.

Il nuovo presidente Usa ha dato prova di estrema sobrietà dando dell’assassino a Putin, e accusandolo di avere tentato di orientare le elezioni Usa.  A parte che non mi pare che in questo momento ci sia bisogno di ulteriori tensioni nel mondo, ma da che pulpito viene la predica? Gli Usa non hanno mai interferito nelle elezioni degli altri, non hanno mai rovesciato governi democraticamente eletti? Ma ci faccia il piacere, direbbe Totò. In Ucraina non c’entravano niente, Navalny non lo stanno sponsorizzando loro? Non vorremmo trovarci a dover rimpiangere Trump…

Ma torniamo ad argomenti più terra terra, quelli in cui eccello: sono andato a fare la spesa, una delle poche attività ammesse in zona rossa, volevo comprare una padella e non si può, non è alimentare: ho capito, ma se devo cucinare e la padella mi manca? Devo ordinarla on-line? Ho fatto comunque scorta di generi in offerta, sto diventando compulsivo, tra cui dei pici freschi. La cassiera, passati i pici, mi ha chiesto come li facevo, ed abbiamo fatto una dissertazione sul modo migliore di condirli: io mi accontento di ragù tradizionale, ma certo se ci fosse stato un ragù di cinghiale sarebe stata la morte sua: ed ecco la solerte cassiera, non per caso di origine toscana, suggerirmi di prendere il ragù pronto di cinghiale, che è anche in sconto, e perché no quello di chianina. Detto fatto, cara amica! Ci siamo anche dilungati perché le ho raccontato di averli mangiati l’estate scorsa in Piazza del Campo a Siena, e lei mi ha informato su un paio di ristorantini da visitare la prossima volte. Questo sì che è servizio! In fila poca gente, e tutto sommato pazienti.

Ieri sera ho partecipato ad un interessante incontro on-line sul tema della Pasqua; il relatore, un sacerdote molto aperto, ci ha parlato della morte del cristianesimo. L’argomento è troppo profondo per parlarne in questo angolo di cazzeggio, però devo dire che mi ha colpito molto, e cercherò di approfondirlo.

A presto, amiche e amici, le giornate scorrono facendo le solite cose; sono abbastanza contento perché ho finito di riordinare le commedie, e presto le manderò in stampa; anche Olena è andata un po’ avanti, e chissà che per Pasqua non riesca a finire anche quella. Anche perché la Rai sta sfornando fiction e sceneggiati a manetta, uno più uno meno…

16 pensieri su “Cronachette dell’anno nuovo (18)

    • Il tempo è un grande medico, diceva un saggio. Un altro saggio diceva che alla lunga saremo tutti morti, ma lui era abbastanza anziano. Mio padre diceva sempre che gli sarebbe dispiaciuto morire da sano, tutto sommato anche a me… ogni sera, quando telefono a mia madre, mi chiede: quando finirà tutto questo? E chi lo sa… ci vorrà ancora un po’ di tempo, le rispondo. Nel frattempo, chi vuol esser lieto sia…

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  1. È vero che, Biden che dà dell’assassino a Putin, ricorda molto la storiella del bue che dà del cornuto all’asino. Però è anche vero che, tutte le piste degli hackers che hanno saccheggiato notizie riservate su Biden alla grande negli USA, portano chiaramente a Mosca. Dunque credo che sia normale dialettica tra assassini. Biden ha qualcosa di personale con Putin, a ragione: questi ha cercato di farlo battere da Trump in tutti i modi.

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    • Mah, non so, a me non pare normale dialettica dare del killer al Presidente di un altro Stato, indipendentemente dal fatto che lo sia o no, a meno che non si abbia in mente azioni ostili. Tra l’altro ne avrebbe di amici, anche molto vicini, che meriterebbero gli stessi apprezzamenti se non peggio, può andare da quelli, tipo gli arabi. Vedremo comunque il seguito, magari è tutto un sistema per prendere le distanze dalle dicerie che ci sono state sui rapporti di affari del figlio con la Russia, se è così è tutta un’ammuina, lo spererei.

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