Niente sushi per Olena – 3

«Compagni, compagni! Un attimo di silenzio! Compagni, un po’ di attenzione, e che cazzo!»
Nel seminterrato del condominio di via Arbe, parallela di Viale Zara, a Milano, il presidente dell’assemblea autoconvocata, Attilio Trozzo, fa fatica a mantenere l’ordine.
Sono convenuti diversi gruppi della galassia antagonista, per una volta tutti uniti nella lotta.
«Lascio la parola al compagno Cazzaniga. Prego, Luisito, tieni il megafono»
Luigi Cazzaniga, nome di battaglia Luisito Lenìn, Luisito in onore di Luisito Suarez¹ e Lenìn in onore di Lenìn, è il leader del Partito degli Interisti per la Rivoluzione. Il programma prevede la costituzione delle società di calcio in Soviet, con la formazione domenicale eletta democraticamente e l’abolizione della figura dittatoriale dell’allenatore. Luisito si raschia la gola e attacca:
«Compagni!» ma il fischio del megafono non permette all’uditorio di decifrare la parola.
«Luisito, abbassa il volume che fischia!» gli suggerisce Ambrogio Cantaluppi, delegato del Sindacato Mimi di Strada e Falsi Bambini in Carrozzina. Luisito borbotta un “ma va a dà via ‘i ciap” e continua:
«Compagni! Quello che è stato compiuto è un grave atto di provocazione! Ma noi non dobbiamo cadere nelle trappole degli imperialisti!»
«Bravo! Giusto!» approva Alcide Remigi che gli amici chiamano Memo per via del cognome, presidente del Mo.Di.Ca. – Movimento per la Dignità del Cane – che sta raccogliendo le firme per una proposta di legge che metta al bando i cappottini per i cani. Il Mo.Di.Ca. sta inoltre finanziando un esperimento genetico per la creazione di una razza di cane completamente anaffettiva, in grado solamente di mangiare, bere, defecare sul divano e violentare le Pigotte abbandonate per casa, un incrocio tra Schnauzer nano, Yorkshire Terrier e Japanese Chin: lo Stronzerrier nano².
Luisito continua:
«E’ chiaro che cercheranno di addossare a noi la colpa di quanto è successo»
«Hai ragione! Certo! Ma noi non ci faremo incastrare!» urla Olindo Gervasoni, detto il Pinna per via di una accentuata scoliosi alla spalla sinistra. «Noi non c’entriamo niente!»
«Ma voi vi siete esposti troppo! Vi avevamo avvisato di non esagerare!» gli grida dietro Mirco Grattin, del “Comitato per la Solidarietà ai Volontari che Portano il Thè ai Senzatetto di Como” rinfacciando al Pinna, esponente dell’Unione No-Sushi, azioni dimostrative come quella di aver liberato blatte rosse nelle cucine di diversi Sushi-Bar dei Navigli; azione peraltro inutile dal momento che le blatte sono state catturate dagli scaltri cuochi, tritate e messe in tavola come salsina piccante, con grande apprezzamento degli avventori.
«Calma, calma, compagni!» esorta Luisito, vedendo il Pinna alzarsi e avanzare minaccioso verso Grattin. «E’ proprio questo che vogliono, dividerci e metterci uno contro l’altro! Del resto lo sapevamo, la scelta del loro obiettivo era troppo ovvia: interista e giapponese!»
Miguel Zapatero, osservatore internazione inviato dalla Federazione dei Massaggiatori di Prosciutti Patanegra, annuisce pensoso. Dalla tasca dell’eskimo spunta la Gazzetta dello Sport, con una foto a tutta pagina e un titolo a caratteri cubitali:

RAPITO YŪTO NAGATOMO!

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Chi può aver rapito il terzino Nagatomo? Qualcuno mesta nel torbido? Il Patanegra è solo un prosciutto o un collier di Cartier? Lo sapevate che Armando Cossutta era interista? Sapete almeno chi era Armando Cossutta? 

¹ Per i più giovani o quelli che non amano il calcio dirò solo che Suarez era il faro della Grande Inter. Mi fermo qua, i lucciconi mi impediscono di continuare.
² Amo i cani. Devo precisarlo per essere politicamente corretto e non incorrere nelle ire della Brambilla. Detesto i padroni. Sono stato padrone anch’io e spesso mi detestavo.

29 pensieri su “Niente sushi per Olena – 3

    • Io ci ho lavorato per qualche anno, ogni tanto gli scarichi fognari si intasavano e il bagno si riempiva di cacca.. mi rivedo con i guanti gialli a cercare di pulire il lavandino, mentre le segretarie erano scappate all’aria aperta. Bei tempi! 😁

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  1. Ti posso assicurare che il Patanegra non è un collier di Cartier, anche se il suo prezzo si calcola in carati.
    Anche i gemelli si chiamano Nagamoto, e oggi mi sembrano nervosetti, ma potrei imputare la colpa al pigmeo che se li mangia con gli occhi (almeno per ora).
    Sei un genio dei nomi. Un genio. E dei soprannomi. E del motivo dei soprannomi.
    Comunque, il carrozzone va avanti da sé, con le regine i suoi fanti e i suoi re.

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  2. ma da quale cilindro tiri fuori tutte queste associazioni?!?!?!? ahahahah!!! mi son scompisciata dal ridere… solo una cosa, però: non levatemi il sushiiiiiiii!!!
    la salsina piccante ve la potete tenere, invece 😉
    spe’, appena finisco di ridere passo al quarto
    (buongiorno, genio della comicità ^_^ )

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    • Ah ah da vecchie assemblee studentesche e dalla frequentazioni di stagionati fricchettoni. In un certo senso lo sono anch’io, stagionato senz’altro. I personaggi li sto già confondendo anch’io, non preoccuparti. Me l’avevano detto di non esagerare ma questi continuano a uscir fuori da soli!

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