La chiesa del venerdì nero

La divinità imperante, il dio Mercato, tramite i sacerdoti della sua religione, il Consumismo,  ha deciso di promulgare per i fedeli una nuova festività.

Dopo avere, come le fruste religioni del passato, inglobato ricorrenze e miti preesistenti cambiandone  nome e senso in modo da insinuarsi senza troppe resistenze nella vita dei convertiti, ne inventa di nuove di zecca per alimentare l’osservanza e lo zelo degli adepti.

Per le celebrazioni dei riti sono stati creati appositi templi, i Centri Commerciali, aperti tutti i giorni della settimana ed a tutte le ore; ma, non bastando questo, la divinità nella sua infinita saggezza ha pensato che il tempio potesse raggiungere ogni casa, ed ha fatto in modo che chiunque potesse accedervi direttamente dal divano, ed infine è andato oltre permettendo di raggiungerlo da qualsiasi posto in cui ci si trovi: in viaggio, per strada, al lavoro per chi ce l’ha…

Tramite strumenti magici di controllo, ciascun fedele è richiamato alla pratica: non hai acquistato nulla questa settimana, come mai? Questo articolo potrebbe interessarti. In passato hai acquistato questo e ti è piaciuto, ora c’è quest’altro molto migliore: non vuoi approfittarne? Sono giorni interi che non abbiamo tue notizie e siamo preoccupati: ecco un bello sconto per te da usare entro il prossimo plenilunio.

Questa religione è potentissima perché promette la beatitudine non in un aleatorio aldilà, ma qui ed ora in questa vita tangibilissima e presente: felicità consiste nel possedere più oggetti possibile, non importa se utili o addirittura nocivi, l’importante è che si consumi.

Ed ecco allora la festa del venerdì nero, sconti e risparmi per tutti! Un miscredente potrebbe osservare che se si acquista una cosa che non serve, anche se pagata poco, sempre di spreco si tratta; oppure potrebbe insinuare che se tutti nello stesso giorno si mettono a fare sconti vuol dire che negli altri giorni mantengono i prezzi artificiosamente alti.

Addirittura qualche blasfemo osa affermare che i templi non paghino le giuste tasse sui profitti e che, orrore! sfruttino gli adepti-lavoratori. Anatema!

Purtroppo il miracolo che la chiesa del venerdì nero non è ancora riuscita ad effettuare  è quello della moltiplicazione di salari e stipendi, così accade che purtroppo verso la fine del mese parecchi devoti non riescano a fare la periodica donazione. La simpatica cicala viene redarguita dalla malmostosa formica: se spendi tutto al venerdì, che mangerai sabato?

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36 pensieri su “La chiesa del venerdì nero

  1. Ciao Gio però io non la vedrei così black la situazione. Mi spiego, ho bisogno di alcune cose per me e per la mia famiglia, sapendo del Black Friday ho temporeggiato. Forse queste occasioni sono anche per risparmiare non solo per spendere o sprecare no?

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    • Sicuramente se uno ha bisogno di qualcosa perché spendere di più? Fai bene. E’ il rito che non mi piace, l’invito a correre all’acquisto anche se non c’è bisogno… anzi aspetto il tuo post con gli acquisti per assegnare il voto, come sempre! 😉

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      • Anch’io sono d’accordo sul non spender per forza, infatti noi non ci facciamo i regali alle feste comandate tipo Natale, San Valentino eccetera. Si perde tutta la poesia 😄.
        Gio mi dispiace deluderti ma non ho comprato nulla 😄😄 non avevo voglia di correre da un negozio all’altro e soprattutto mi piace fare shopping in orari poco affollati 😁😁.
        Sto preparando un post dove devi assolutamente darmi una tua opinione, quindi stai all’erta 😉. Buon sabato 🎊

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  2. Anch’io voglio lo sconto da usare entro il prossimo plenilunio! Altrimenti mi va la luna per traverso e divento malmostosa…
    Mi permetto di complimentarmi con te per l’ottimo articolo e chiudo intonando il salmo: Del centro commerciale
    Ci cale ci cale ci caleeeeee

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    • Ah, ah, si, anche secondo me prima o poi le formichine ci mangeranno… poi faranno di tutto per diventare cicale anche loro, e arriveranno altre formichine più affamate… e’ una visione un po’ apocalittica, me ne rendo conto, ma se nel 2030 saremo nove miliardi come si dice e’ evidente che le formiche saranno sempre di più… non mi sembra che ci sia molta consapevolezza da queste parti… e del resto… mica per niente siamo cicale! Buona giornata

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  3. Vedi che ho ragione io a non essere mai andata all’Ikea? Così come non vado ai Centri Commerciali tanto per …. . Mi sono abituata a prendere solo ciò che mi serve, forse per il fatto che quando gli eurini sono pochini (fa anche rima), li dividi per bene per farli durare per le spese di tutto il mese! (altra rima) Oggi faccio poesia! Sono convinta che in questo Venerdì nero non si risparmi nulla, perché nel tempo prima dell’avvenimento i prezzi sono saliti, appositamente, abbastanza per creare l’illusione del risparmio quando arriva la “festa”. Certune celebrazioni sono spesso effimere e false, un po’ come dice il proverbio “Passata la festa, gabbato lo Santo” a cui si possono, certo, attribuire diverse interpretazioni, ma sostanzialmente quella che fa al caso è che terminata la festa, ci si dimentica del Santo, dunque è come se lo si fosse preso in giro … e più presa in giro di questa … 😀 😛 😀

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  4. Casualmente nel giorno del Black Friday mi chiama Elisa: -Vieni che è arrivato un pacco da Varese, c’è un sacco di roba anche per te!- Prendo la bici (anche se il Dio Mercato avrebbe preferito che avessi usato l’auto) e vado a ritirare il mio borsone. Dentro ci sono: 5 o 6 libri di seconda mano, una ventina di piccoli gadgets per la collezione di mia figlia, una scatola di fusibili ancora da aprire, 3 paia di calzini nuovissimi e 5 o 6 saponi artigianali fatti a mano. Tutti oggetti (nuovi e usati) scambiati sul sito http://www.coseinutili.it e pagati in “crediti” una sorta di moneta virtuale interna al sito che consente scambi non sincroni…
    Meno male che il Dio denaro era impegnato altrove. Se mi avesse visto, felice come un bambino la mattina della Befana, scartare tutti quegli oggetti presi senza denaro ne’ carte di credito, mi avrebbe fulminato all’istante!….. ZOT!

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