Spezialitaten

“Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”

Ma quali saranno queste specialità di cui si parla, mi sono chiesto? Quelle per le quali valga la pena intraprendere iniziative istituzionali? Ho stilato quindi un breve elenco, che sarà utile ai votanti:

  • ossobuco alla milanese;
  • cotoletta alla milanese (o Wiener Schnitzel);
  • risotto allo zafferano;
  • primari di ospedale ciellini;
  • polenta in tutte le salse;
  • tortelli di zucca (Mantova);
  • missoltini e pesce persico (lago di Como);
  • vini della Franciacorta;
  • chirurghi che impiantano protesi in cambio di mazzette;
  • pizzoccheri (Valtellina);
  • mariuoli che rubano ai vecchietti del Pio Albergo Trivulzio;
  • bresaola (Valtellina);
  • ex ministri dell’Interno che negano l’esistenza della mafia in Lombardia;
  • ex ministri dell’Interno che fanno resistenza a pubblico ufficiale;
  • ex ministri dell’Interno che diventano governatori e promulgano referendum a capocchia;
  • casseula;
  • panettone;
  • ‘ndrangheta e camorra (ma l’ex ministro dell’Interno diceva che non ci sono);
  • anziani leader in passato dediti a cene eleganti;
  • mostarda (Cremona);
  • violini (sempre Cremona);
  • partiti politici che investono rimborsi elettorali in diamanti in Tanzania;
  • amaretto di Saronno;
  • gorgonzola;

e tante altre che non citerò per questioni di spazio, ma che meritano senz’altro riguardo.

Segnalo che ieri sera, non bastassero forzitalioti, fratelliditaliani e centricoli vari che hanno appoggiato le mene leghiste, parte dei sindaci piddini che si sono pronunciati a favore, tra cui primeggiano il sindaco di Bergamo e quello di Milano, ieri dicevo perfino un consigliere cinquestelle (con rispetto parlando) blaterava di autodeterminazione.

Il 22 ottobre saremo quindi chiamati, intendo i residenti in Lombardia con diritto di voto _ il suffragio universale è comunque sopravvalutato, secondo me_, a dire la nostra sul quesito che ho riportato all’inizio, tema che sta a cuore a tutti i lombardi, non il lavoro, non la precarizzazione e la dignità delle persone, non la caduta morale della società, non la privatizzazione di tutti i servizi, non l’infiltrazione mafiosa (stessa cosa faranno in Veneto). Il referendum, in piena trasparenza, si svolgerà con voto elettronico e senza quorum. Cioè basteranno tre pirla certificati dalla società Lombardia Informatica (i cui dipendenti come noto sono assunti per alti meriti professionali) per autorizzare l’ex ministro degli Interni a chiedere più poteri e più soldi (per adesso, poi si sa come va a finire).

Mi rivolgo allora all’attuale ministro degli Interni, onorevole Minniti. Onorevole, sono un suo estimatore, mi farebbe un favore? Li faccia pure votare perché se no poi piangono, ma subito dopo potrebbe metterli tutti su un barcone e spedirli in Libia? Grazie.

(163 – continua)

maroni

34 pensieri su “Spezialitaten

  1. Al posto di una maggiore autonomia, preferisco una maggiore dipendenza, dalla Norvegia. Mi andrebbero bene anche Svezia o Islanda.
    Correrei subito al seggio.
    Per tenersi su il morale, c’è chi ricorre alle droghe e chi alle utopie.
    Io, lo confesso, abuso di utopie. Non gioveranno alla salute, ma sono più economiche.

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  2. Ci mancherebbe che anche Minniti si facesse cogliere dal virus dell’idiozia, chiamato virus Rajoy, per aggiungere perla ad un referendum perla, prescritto per permettere agli afflitti da stipsy di evacuare, così esprimendo il loro diritto alla naturalezza di un’esigenza fisiologica… Insomma: in Spagna vogliono passare dalla farsa alla tragedia; in Italia si tratta solo di passare dalla farsa al ridicolo. E menomale che non c’è più il cinghialone, altrimenti lui si che avre saputo come mandarci tutti al mare…..Io in ogni caso, il 22, ho un impegno con il mio bagno……

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    • Per il 22 ho già prenotato un pranzo di pizzoccheri… non credo, a malincuore s’intende. di poter essere presente. Tra l’altro oggi la signora Meloni ha detto che lei non andrebbe a votare se fosse lombarda (subito sconfessata dai suoi compagni di partito timorosi di perdere le poltrone) e chi sono io per deluderla? 😉

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      • Capisco il tuo dolerti accorato per non poter presenziare al referendum dei referendum… Credo che, anch’io, anche e solo per un piatto di risotto con gli ossibuchi, potrei arrivare a disertare non uno ma ben tre referendum indipendentisti, fossero solo per separare il Friuli dalla Venezia e dalla Giulia……. Scusa, ma non conosco: Meloni, chi?……….

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        • Ah, ah, Meloni devi averla confusa con qualche specialità… 🙂 hai ragione mi piange il cuore ma confido di farmene, col tempo, una ragione. La mia preoccupazione principale intanto è quella di trovare un autista astemio per il 22, altrimenti dovrò fermarmi sul posto…

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          • Ahi che sofferenza, mio caro gio, spero proprio che tu riesca a trovarti un’autista e che tu possa mettere a tacere i profondissimi ed insanabili sensi di colpa per non aver potuto presenziare al rito storico che attende loro e non noi…
            … Ma i meloni non sono quelli che si mangiano con il prosciutto crudo?…

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  3. Acci … io abito in Veneto, Gio, invece mi farei volentieri quell’ ossobuco col riso che hai messo in copertina … Non ci sono molte specialità venete che mi piacciano, principalmente un piatto che mi pare si chiami Zaia … dai, il giorno del Referendum in Veneto potrei venire a trovare te e l’ossobuco! 😀 😀 😀

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