Ius soli (ed altre sòle)

Cosa c’è di meglio, quando si truffano i cittadini scippandoli di un referendum abolendo l’oggetto del contendere (l’utilizzo indiscriminato dei Voucher) e passato il pericolo infilandoli con un nuovo nome (PrestO) nella manovrina finanziaria correttiva ponendo la fiducia, che usare una bella arma di distrazione di massa sulla quale i cittadini si possano accapigliare senza disturbare il manovratore?

Mumble mumble avranno pensato i soloni: i matrimoni gay e la stepchild adotion l’abbiamo già usata, la legalizzazione della cannabis la teniamo per la finanziaria, perché non rispolverare lo Ius Soli che in questo momento può essere un bell’argomentino caldo, invece di parlare dei contenuti della manovra stessa (una per tutte: tolgono il centesimo e i due centesimi. Quindi si arrotonderà tutto ai cinque centesimi superiori, nella migliore tradizione euro. Poi dice uno li prende a calci nel didietro) o delle modalità con cui stiamo gestendo migliaia di migranti, pretendendo di salvare tutta l’Africa e caricandoci di ragazzi che teniamo a bagnomaria e non potrebbe essere diversamente dato che non sappiamo cosa far fare nemmeno ai ragazzi italiani?

Ma dell’industria dell’accoglienza parlerò un’altra volta. Ne penso tutto il male possibile ed ogni giorno c’è qualche episodio che conforta le mie convinzioni.

Sfatiamo due convinzioni dettate dall’ignoranza degli opposti schieramenti:

  • NON è vero che per un ragazzo straniero oggi non sia possibile diventare cittadino italiano;
  • NON è vero che la legge che si sta discutendo introduce l’automatismo per cui chi nasce in Italia diventa ipso facto cittadino italiano.

Quindi si confrontano due convinzioni, alimentate da un lato da pregiudizi e dall’altro da una “narrazione” di convenienza, entrambe false.

Per sostenere la necessità e anzi improcrastinabilità di questa legge si assiste allo sfruttamento di qualche storia patetica che coinvolge dei ragazzi, molto utili da usare quando si tratta di muovere a compassione e in modo da avere anche pronta l’accusa di cinismo, insensibilità, beceritudine o razzismo verso chi non fosse d’accordo.

Tattica mediatica standard, anche il Qatar sta usando delle famiglie divise tra Bahrein e Qatar per sensibilizzare sulla disumanità del blocco a cui sono stati sottoposti dai “fratelli” arabi; il bambino siriano morto su una spiaggia in Turchia ha fatto il giro del mondo ma purtroppo non è stato usato per chiedersi perché e da chi la Siria è stata ridotta così, è un esercizio troppo gravoso per le menti caritatevoli. Andava liberata da un “feroce dittatore” a costo di armare i peggiori tagliagole del pianeta e provocare centinaia di migliaia di morti e un esodo biblico ma tanto basta.

Mi si permetta una provocazione: l’altra sera Santoro ha trasmesso un programma sui ragazzi di Napoli che da quando nascono (già vecchi) a quando muoiono (di solito giovani) vivono da delinquenti in mezzo alla delinquenza. Quando questo Stato si deciderà a farli diventare cittadini italiani?

Ma torniamo ai ragazzi stranieri.

 “Può acquisire la cittadinanza italiana lo straniero nato e residente in Italia senza interruzioni fino ai diciotto anni e che dichiara, entro il compimento del diciannovesimo anno, di voler acquisire la cittadinanza italiana.
Si tratta di una forma “condizionata” di ius soli, suscettibile di trovare applicazione soltanto in presenza dei tre suddetti requisiti: nascita in Italia, residenza ininterrotta fino al compimento della maggiore età, dichiarazione entro un anno dal compimento della maggiore età.”¹

Quindi partirei dal fatto che chi non è diventato cittadino italiano, con le regole attuali,  o non ha fatto la domanda o non disponeva dei requisiti necessari .

Con la riforma in discussione si introducono, rispetto alla legislazione vigente, alcune novitಠche riguardano specialmente i minori ma non solo:

  1. Ius soli “temperato”, dove la cittadinanza per nascita è riconosciuta a chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, dei quali almeno uno sia in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  2. Ius culturae, quando il minore straniero sia nato in Italia o sia arrivato entro il compimento del 12° anno di età, ed abbia frequentato regolarmente per almeno 5 anni uno o più cicli di istruzione;
  3. Naturalizzazione, per lo straniero entrato prima della maggiore età, residente da almeno sei anni, che abbia frequentato regolarmente un ciclo scolastico e conseguito la qualifica.

In tutti e tre i casi l’attribuzione della cittadinanza non è automatica. Per i minori la domanda deve essere fatta da uno dei genitori; e nel terzo caso la concessione è discrezionale e dipende da diversi fattori, non basta certo essere andati a scuola. Se uno è pregiudicato, ad esempio, difficilmente potrà avere la cittadinanza.

Se la legge passerà, alcune stime ipotizzano che il numero dei possibili beneficiari immediati sia intorno agli 800.000, ed a regime saranno un 50-60 mila l’anno (ipotetici perché come detto non c’è automatismo, bisogna vedere quanti genitori chiederanno la cittadinanza, specialmente da quei paesi dove non è ammessa la doppia cittadinanza).

Che dire? Come cittadino italiano mi sento orgoglioso che tanti si sentano e vogliano diventare italiani, in un momento in cui tanti italiani sembrano vergognarsi di esserlo; spero ed auspico che le nuove forze,  fresche e vitali, diano piena completezza a quella cittadinanza che raggiungeranno, con intelligenza e impegno.
Giovani italiani, fatevi onore.

(143 – continua)

p.s. Probabilmente se  vigesse ancora l’obbligo del servizio di leva il numero di aspiranti cittadini calerebbe vertiginosamente, ma questa è solo una mia illazione.

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¹ cit. https://www.cittadinanza.biz/cittadinanza-italiana-per-stranieri/

² cit. https://www.cittadinanza.biz/riforma-della-cittadinanza-italiana-ecco-il-testo-della-nuova-norma/

10 pensieri su “Ius soli (ed altre sòle)

  1. Così è in questo disgraziato paese: ogni cosa finisce sempre per fornire pretesti o alibi, sia a chi presenta il provvedimento, che a coloro che lo strumentalizzano. Dunque dal governo lo si lancia come arma di distrazione di massa. Mentre l’opposizione lo afferra, rendendosi complice, nel distrarre, per accaparrarsi mezzo voto in più. Ma di miseria generalizzata e nazionale trattasi. Un po’come per l’industria dell’accoglienza: che serve stare qua a stigmatizzare la ferinità dei migranti e profughi, quando i primi incivili siamo noi?…
    Un caro saluto

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    • Mi intristisce vedere che certi argomenti vengono branditi come mazze, ragionarci e’ impossibile. O devi accettarle perché sei buono e bravo e le rifiuti perché sei razzista. Ma santo Dio, io voglio capire quanto e’ ampio il fenomeno, le conseguenze, i costi, le previsioni, questo dovrebbe fare la politica non sbandierare la storiella patetica, ed i media devono informare se no a che servono? Allora tocca dar ragione a chi li taccia di ciarlatani! Sull’industria dell’accoglienza persone senza scrupoli, complici istituzioni assenti nell’indirizzo e nel controllo, con modalita’ mafiose si spartiscono miliardi. Sfruttando il buon cuore di tante persone. Ma questo tipo di accoglienza non fa del bene ne a noi ne a loro, e’ ora che ce lo mettiamo in testa…

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      • Non so se ci si possa fare qualcosa ancora: è da sempre che si prosegue su questi binari: non si riesce mai a entrare nel merito delle questioni. Dal governo e da politici, oltre che dalla società civile, vengono proposte delle misure che sembrerebbero di buon senso e tese ad adeguare il vivere civile degli individui, aggiornandolo. Solo che tutto ciò risulta contraddittorio e paradossale, perchè viene eseguito in contemporanea con una deregulation in tanti ambiti economici e lavorativi. Per cui, ad un riconoscimento per le unioni di fatto, corrisponde l’abolizione dell’art.18, fatto che imbarbarisce di più i rapporti di lavoro. E mille altri esempi si potrebbero fare. Ciò che accade da parte di certa opposizione come quella della lega, che questi provvedimenti vengano strumentalizzati per sfuggire alla vera questione delle deregulations, gettandola sul razzismo e vellicando gli istinti più beceri delle persone. Dunque noi ci si ritrova nel mezzo, sempre più straniti e disorientati: si riconoscono diritti civili. E ciò sarebbe giusto e meritevole di discussione. Però allo stesso tempo, altri diritti si svuotano se non si annullano totalmente, come quello di avere un lavoro regolamentato e giustamente retribuito. Dunque l’asticella viene sempre spostata a seconda degli interessi di questo o quello. Quindi comprendo lo scoramento generale: questioni serie vengono trattate a pesci in faccia e a chi si accaparra più voti. A me è capitato di leggere negli occhi di una ragazza tutta l’angoscia di non vedersi riconosciuti gli anni di studio in Italia perchè, i diversi trasferimenti dell’istituto, avevano fatto si che si smarrissero i documenti di presenza di lei che, di conseguenza, rischiava di non vedersi riconosciuta la permanenza sul nostro”sacro suolo”… Che dire? E’la politica dell’oggi? E’ sempre stato così, mi vien da dire amaramente. E’assurdo che tante storie personali di individui finiscano per essere strumentalizzate in un senso o nell’altro. E che non si riesca a rendere giustizia a chi necessita di giustizia…

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        • Sal come volevasi dimostrare: in tv oggi ore sullo ius soli, e minuti sulla manifestazione a Roma. Imbroglioni e basta, dello ius soli non gliene importa una beata fava. E gli altri ci cascano sempre, comincio a pensare che siano perlomeno complici.

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          • Io ne sono sicuro che siano complici: sono perfettamente speculari, come il poliziotto buono e quello cattivo. Alla fine ti incastrano tra urla e pacche sulle spalle. Non fosse così, la lega che si dice così d’opposizione e che aveva raccolto le firme per l’abolizione della Fornero, senza contare il fatto che si dice operaista, avrebbe dovuto quantomeno scendere in piazza anch’essa, contro la presa per il culo dei voucher. Invece è pronta alle barricate contro lo ius soli, mentre non gliene frega una mazza della precarizzazione e sottopaga dei dipendenti. Dimmi te se non sono complici omertosi!…

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    • Ah ah ormai mi sa che sto diventando come quei vecchietti che ripetono sempre la stessa cosa… 😊 magari far capire a questi ragazzi che la cittadinanza garantisce diritti ma comporta anche doveri (anche ai “nostri” ragazzi non farebbe male una ripassatina ai fondamentali)… buona serata!

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