Quello che non fecero i Barbari, l’hanno fatto i Barberini

Venerdì scorso, festa della Repubblica, è stato uno di quei giorni in cui meno mi sono sentito intelligente.

Partito di casa alle 6:30 per recarmi al paesello a visitare i genitori acciaccati, mi sono trovato intruppato per ben dodici ore in un serpentone di auto piene di gente diretta verso località balneari adriatiche.
Purtroppo non viaggiavo da solo e non ho potuto cristonare tutto il tempo come avrei voluto, ne intonare i canti a me cari come il “Credo in unum Deum” o gli evergreen “Lisa dagli occhi blu” di Mario Tessuto o “Il mondo” di Jimmy Fontana, tra l’altro nativo dei luoghi dove mi stavo recando, ma essendo in compagnia della mia signora mi sono dovuto contenere, nemmeno “Anima mia” dei Cugini di Campagna in falsetto mi è stato concesso.

La radio non aiutava: continuava infatti a parlare della stramaledettissima finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, squadre che detesto entrambe e nemmeno cordialmente.
Per la cronaca ha vinto il Real Madrid, che ha un fortissimo centravanti impossibile da marcare perché tende ad appoggiarsi al marcatore e sbucargli da dietro. Quando giocavo io, era ai difensori che si intimava di stare incollato all’uomo, e nelle mischie il rischio di essere tirati per i testicoli per impedire di saltare era sempre in agguato, ma con quel fenomeno è impossibile: come cambiano i tempi!
Il centravanti bianconero invece mi è sembrato affetto da pinguedine, cioè con la pancia più piena del portafogli, ed è tutto dire. Ma mi fermo qua perché non vorrei dare l’impressione che le mie riflessioni siano offuscate da pregiudizi o peggio invidia, lungi da me questi sentimenti.

In compenso al ritorno ho dovuto sorbirmi interminabili concioni su quanto si sarebbe dovuto o non dovuto fare per impedire la quasi strage di Piazza San Carlo a Torino, dove ci sono stati più di 1500 feriti, qualcuno purtroppo seriamente, nel fuggi fuggi causato da non si sa bene cosa.
Mi accodo all’opinione dei commentatori più sensati: bisognava evitare di ammassare tutte quelle persone, si sa poi come sono fatti gli juventini: avendo code di paglia lunghe chilometri, appena qualcuno strilla “Polizia!” tendono a scappare. E’ una loro psicosi, non ci possono fare niente.
Perché la festa non è stata organizzata allo stadio della Juve, mi chiedo? Forse perché è privato e avevano paura di “rovinarlo”? Quindi la piazza pubblica si può ridurre ad immondezzaio ma lo stadio privato va tenuto da conto? Metafora del rapporto pubblico-privato, se mi si consente l’uso della parola metafora di cui non padroneggio appieno il significato.

Ma non preoccupiamoci perché è già stato trovato a chi dare la colpa, e questa è sempre una buona cosa: ai venditori ambulanti di birra. Ignobili malfattori!

Mio malgrado devo dar ragione al Mr.B. d’antan: la crisi non esiste, è un’invenzione della sinistra disfattista! Altrimenti non si spiegherebbe perché milioni di persone dovrebbero inscatolarsi per bagnar le chiappe chiare¹ per qualche ora, quando al costo di autostrada e benzina ci si potrebbe godere una bella cenetta in un discreto ristorante.

Strada facendo ho avuto diversi momenti di sconforto, come quando a Fiorenzuola abbiamo lasciato l’autostrada per prendere la Via Emilia, intasata anch’essa dai tanti che come me pensavano di essere furbi. Ho deciso allora di fermarmi un’oretta nella stessa Fiorenzuola, dove non ero mai stato; adesso su due piedi non saprei elencare i motivi che mi indurrebbero eventualmente a tornarci.
La consapevolezza che con le stesse ore di viaggio avrei potuto fare una puntata a Monaco di Baviera, bere una birra all’Hofbräuhaus e tornare indietro mi deprimeva.

Finalmente, verso le 18:30, ho raggiunto l’ospedale dove la mia mammetta, classe ’35, era ricoverata a seguito della rottura del femore. Incidente domestico che mi ha ispirato il titolo: usciti fisicamente indenni dal terremoto, nell’ispezione che doveva valutare i danni subiti dall’abitazione un improvvido controllore aprendo senza cognizione una botola per accedere al tetto si è quasi fatto cadere in testa una scala di ferro, e nei movimenti bruschi che ne sono seguiti mia madre è caduta, ricevendo quindi più danni dall’ispezione che dal terremoto.

Per fortuna l’assistenza ospedaliera, nonostante le carenze di cui si vogliono far patire a bella posta gli ospedali pubblici, è buona, ed è circondata dalle cure amorevoli dei miei fratelli e parenti più vicini; mia madre ne ha passate e viste passare tante che sono sicuro si tirerà in piedi anche da questa; consiglio tuttavia amichevolmente agli Enti implicati in questa vicenda di darsi da fare perché i disagi siano i minori possibile, chi ha orecchio per intendere intenda.

La prossima volta credo che partirò col treno, che la partenza intelligente non fa per me.

¹ Cit. Gabriella Ferri “Tutti al mare”

(141 – continua)

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16 pensieri su “Quello che non fecero i Barbari, l’hanno fatto i Barberini

  1. Considerazioni da fine del mondo, amico mio: tra le righe ce la leggo tutta la fine del mondo. Basta un batter d’ali di farfalla in Amazzonia, per provocare un empito di follia tra la massa intenta alla partita. L’ondeggiare non scompone il Ronaldo che rifila le pappine agli juventini… Si: tutte pratiche da fine del mondo, come le code esacerbanti e le mamme che s’infortunano in tempo di pace tellurica…
    anta solidarietà senz’altro: anche perchè me ne sono rimasto a casa buono buono, quindi lontano dal precipitare degli eventi…
    Un caro saluto

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  2. Non si abbandoni all’eremitaggio ! ! Si “goda”le colonne il caos prossima venturo. Quelli che hanno perso l ‘ultima guerra. , scherzavano dicendo “godiamoci la guerra, perché dopo sarà molto peggio “”( è autentica ! ). In fondo. …li comprendo.–Non comprendo niente di calcio, mi spiegate pf perché TUTTI NON sopportate la Juventus ? ? ? è una domanda vera ! Saluti.

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    • Ah, ah, no niente eremitaggio! Forse domenica si, dato che ci sono le elezioni e non ho ancora deciso per chi votare… perche’ non sopportiamo la Juve? E’ lunga la storia… praticamente ogni squadra lamenta qualche torto subito, vero o presunto. Hanno avuto personaggi antipaticissimi… Moggi su tutti… e hanno l’arroganza tipica di chi vuol sempre vincere. Ma non tutte le Juve erano cosi’… quella di Zoff, Scirea, Tardelli etc… la ammirava (e invidiava) tutta Italia. Fieri di avere quei rappresentanti in giro per il mondo! Ora rispecchiano un po’ l’italietta: vincono tutto in casa, e fuori prendono bastonate. E poi insomma, tutti gli spettacoli annoiano se si sa gia’ come va a finire: se vincono sempre loro, che gusto c’e’? 😉

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  3. Partiamo dalla fine… andare dalla mammetta in ospedale era doveroso! Peccato per il traffico. Se ti può consolare nelle ultime settimane anch’io ho avuto esperienze simili… ma un po’ più ridotte nei km e negli orari… Il funerale di uno zio lo stesso giorno in cui il Giro d’Italia passava dal paesello e bloccava l’Autostrada del sole tra Barberino e Roncobilaccio e la visita ai miei genitori nel week end da delirio del Motomondiale… Come vedi tutto il mondo è paese!
    In bocca al lupo per la mamma!!!!

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    • Grazie per gli auguri! Qualcosa nel nostro sistema di spostarci mi sa che non funziona bene… non è molto efficiente. Le grandi città si possono raggiungere abbastanza agevolmente con il trasporto collettivo, ma gli altri posti mica tanto… e forse ognuno di noi è affezionato al suo guscio di lamiera.

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      • Fintanto sono in città mi sposto tranquillamente a piedi, in bici o in tramvia… Quando devo uscire dalla città prendo il guscio di lamiera, forse più per pigrizia che per affetto verso il mezzo. Mi fa fatica cercare gli orari dei mezzi pubblici controllare le coincidenze, gli scambi, etc… Se i mezzi pubblici fossero più efficienti e puntuali forse sarebbe tutto più facile!

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        • Ho provato a fare l’accoppiata treno-auto a noleggio, ma nella zona che dovevo raggiungere ho scoperto che agenzie di noleggio ce ne sono pochissime ed hanno orari assurdi… del tipo sabato pomeriggio chiuso ed apertura in orari di ufficio… quindi a partir presto nemmeno a parlarne. Per assurdo se ci fosse un aereoporto vicino sarebbe meglio, almeno lì di solito i noleggi ci sono sempre!

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