Una ragazzata trasformatasi in tragedia

A Siracusa, Sicily, Italia, più di due mesi fa due ragazzi hanno dato fuoco, per gioco, ad un uomo, un anziano inerme di 80 anni, dentro la sua stessa abitazione. Nei giorni precedenti erano già entrati in casa e avevano fatto le prove: una volta lo avevano “solo” cosparso d’alcool, un’altra gli avevano bruciato i lobi delle orecchie. La squadra mobile ha indagato bene, ed ha acciuffato uno dei due subumani, appena maggiorenne, e individuato l’altro che ha le ore contate.

Sapete, mi piace ridere e scherzare, parlare del più e del meno, a proposito e spesso a sproposito. Ma di fronte a questi episodi, indice di un vuoto totale (cosa hanno in testa questi zombie e chi gliel’ha messo?) l’unico pensiero che mi viene in mente è uno sproposito: c’è bisogno di una guerra. La barbarie avanza a passi veloci, che almeno si faccia un pò di pulizia.

Mi chiedo perché ci prendiamo la briga di andare ad arrestare o bloccare quelli che vogliono andare a combattere in Siria. Vicino casa mia c’è un Centro Islamico, e proprio ieri è stato espulso uno dei frequentatori che sembra arruolasse o inneggiasse per l’Isis. Ma che vadano! Anzi, mandiamoci anche eroi come quei due minorati siracusani! Facciamo di più, paracadutiamoli direttamente sul luogo! Là non troverebbero vecchietti indifesi, però, ma tizi che le orecchie gliele taglierebbero e gliele farebbero mangiare, e sarebbe esattamente quello che meriterebbero.

E non mi si venga a rompere l’anima con il diritto, il pentimento o il carcere che serve al recupero! Buttate le chiavi, santoddio! E fateli faticare, ma a spaccare le pietre mica a fare il decoupage o la cucina etnica! Ma già, nel paese dei balocchi diranno che è stato uno scherzo finito male, che magari l’accendino è sfuggito di mano, o addirittura l’anziano si è suicidato… gli avvocati compariranno senza vergogna in televisione a chiedere comprensione, leggeranno una lettera di pentimento, i giornalisti chiederanno ai parenti del morto se perdonano, e poi ci saranno le attenuanti, il patteggiamento, la buona condotta… basta, perdio! Finiamola! Siamo un paese che dopo dieci anni ha già lasciato libero un uomo (?) che ne ha bruciato un altro… un limite lo vogliamo mettere o no?

Ma che limite ci può essere quando tutti i giorni ci viene inoculata la nostra piccola dose di barbarie? Nei comportamenti, nelle parole, sempre più aggressive, sprezzanti verso qualsiasi interlocutore… ieri ho sentito un deputato “progressista”, candidatosi alla guida della città di Roma, venendo sconfitto e a questo punto direi più che meritatamente, dare del “faccia di culo” ad un suo compagno di partito. Avrei voluto vedere se una cosa del genere fosse successa ai tempi di Giancarlo Pajetta: avrebbe tirato fuori la pistola. Ma non c’erano uomini lì? Ma un cazzotto non potevate darglielo? Almeno per togliersi la soddisfazione!

A proposito di limiti… oggi scadeva il mandato del presidente del Congo, Kabila. Questo non lo rispetterà, e bagno di sangue sarà. Ieri il papa ha esortato al dialogo, perché evidentemente le notizie che arrivano dai vescovi, molto coinvolti nei negoziati, non sono rassicuranti. Spero che basti, temo di no. Ecco, i due assassini possiamo mandarli anche laggiù, magari nel Kivu, a lavorare nelle miniere di coltan. Li accoglierebbero a braccia aperte, ne sono certo.

 

drc-protests

17 pensieri su “Una ragazzata trasformatasi in tragedia

  1. Più che di una ragazzata trasformatasi in tragedia, oserei dire di una tragedia provocata da due assassini. Si, perchè di assassini stiamo parlando. E questo dovrebbe essere chiaro a tutti. Non si può più parlare di ragazzata quando si parla di giovani di una certa età, a meno di non riconoscere il fallimento dei genitori nell’educazione e della società nel progetto educativo. Allora li si faccia pagare per quel che debbono. E non mandiamoli a far la guerra: sarebbe come coronare il loro desiderio di nefandezza. In guerra sono proprio questi individui a fare festa e a farne di sotte e di crude,sfogando i loro peggiori istinti….
    Un caro saluto

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    • Il titolo l’ho tratto dalla dichiarazione della dirigente della squadra mobile di Siracusa, non so se per minimizzare o perche’ incredula che degli umani potessero volontariamente concepire un simile scempio. Le famiglie sono famiglie normali… ho ripensato a quando da bambini c’era chi catturava le lucertole per vederle staccare la coda, chi legava le miccette alle code dei gatti… non so se questi abbiano preso il povero uomo per una lucertola. Il meccanismo del sadismo c’e’… non so se siano recuperabili. Forse qualcuno avra’ voglia di provarci, francamente per me non ne vale la pena. Sto diventando cattivo, Sal… buona serata

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      • Le cronache sono sempre piene e da sempre, di episodi di simile stupida ferocia immotivata, se non dalla malvagitaà che ci abita da sempre. La civiltà dovrebbe servire a questo: a renderci consapevoli che possono accadere queste cose. L’importante è che si sia in grado di metabolizzarle e restituirle a quella galleria degli orrori che ci accompagna sino dalla notte dei tempi. Non è che i tempi si imbarbariscono sempre più: lo sono sempre stati. Forse siamo noi che perdiamo la capacità di dare ad essi il giusto risalto, rifacendoci alla nostra animalità che, il più delle volte, emerge in fatti così clamorosamente orribili. Altro fatto recente che riesco ad associare a questo, è quello di quei due tizi romani, anch’essi bravi figlioli di buona famiglia, che sono andati in cerca di una vittima per soddisfare il loro desiderio di infliggere tormenti e morte. Ma la casistica è sterminata. Come non ne sono immuni nemmeno paesi in cui la giustizia è più determinata nel punire questi orrori. Ci vorrebbe una consapevolezza sociale ed una civiltà giuridica che fossero in grado di compiere un percorso fatto di comprensione e presa di coscienza. Non esiste un’altra strada. Anche perchè nessuno è immune da questa animalità e sempre essa può trovare le strade più devastanti per esprimersi, come per esempio quelle di una guerra…
        Saluto

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  2. Scusa, Gio’, ma dopo le prime tre frasi non son riuscita ad andar avanti a leggere. Incredulità e disgusto han avuto la meglio… come si può arrivare a tanto? Di chi è la colpa?
    E la cosa peggiore è che non subiranno nemmeno una giusta condanna. Baaaaah!

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  3. Non ho parole…. vorrei tanto sapere ste barbarie idiote da dove scaturiscono a questi assassini… perche tali sono…
    Oppure succedon o le tragedie ma… volevamo solo giocare e ci è sfuggito di mano…
    Di certo io se.voglio giocare non vado a rompere l’anima o a bulkare la gente… beh

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